giovedì 5 marzo 2020

Come lucertole e come lucciole: i ragazzi di p. Ivo


“Cari chierichetti ed amici,
vi piacciono le lucertole? Sì, sì, vi ho visto tante volte meravigliavi guardandole giocare a nascondarella! – Ebbene, ecco le VACANZE, e potrete ormai per tre mesi imitare le lucertole sia nelle vostre corse e capitomboli intorno alla Valle Aurelia, sia nei vostri tuffi nell’acqua ondeggiante del mare, sia nei vostri giochi sotto i castelli di sabbia calda di S. Marinella”.

Inizia così la lettera d’apertura del giornalino dei ragazzi di s. Zita. Siamo nel 1957. P. Ivo Beaudoin, di cui ho già parlato sul blog, lavorava allora con gli orfani che venivano a servire la messa alla casa generalizia degli Oblati in via Aurelia. Seguì questi ragazzi tra il 1955 e il 1969. “Li incontravo dopo la messa – racconta – per spiegare come servire bene, li confessavo il sabato dopo pranzo, facevo loro il catechismo e la domenica pomeriggio li portavo a giocare al Gelsomino o alla Pineta Sacchetti. Molti di quei ragazzi mi sono rimasti legati, almeno uno è sacerdote a Roma, un altro religioso…”.
La lettera che abbiamo iniziato a leggere è la prima di tante altre che ho trovato in archivio, assieme a belle foto di quei giorni, che mostrano la semplicità e la profondità con cui formava i ragazzi. Continuamo la lettura:

“Che gioia! Come le lucertole, giocare tutto il giorno, non andare più a scuola, non studiare più. Non… Oh, oh. Scusate mi sbaglio. Non basta per voi imitare le lucertole, dovete pure volare e brillare come le lucciole.
Volare… eh sì – Col pensiero e con la preghiera potete andare a trovare in un momento i vostri genitori e i vostri amici lontani, andare fino in Cielo con Gesù e gli angeli. Che bellezza e quale dignità! Dunque, tanti voli e preghiere personali e ferventi, ogni mattina, ogni sera, prima di mangiare ecc. Dobbiamo sempre pregare, pure in vacanza. È un ordine di Gesù e come dolce al cuore!
Brillare come le lucciole… sicuro! Non c’è luce più brillante che un cuore in stato di grazia! E il cuore in stato di grazia certo l’avrete durante tutte le vacanze, voi che siete dei buoni cristiani, dei generosi soldati di Cristo, anzi, dei bravissimi chierichetti!
Cari amici, BUONE VACANZE, gioia, riposo, pace, e mi raccomando, imitate soprattutto le lucciole… pregando spesso, brillando con la gioia di un cuore puro, della carità, nel buon esempio!
I Padri pregheranno per voi ad ogni Messa e non dimenticheranno nessuno, neppure coloro che se ne vanno per sempre, lontano, lontano, per diventare UOMINI… BRAVISSIMI!!
Padre Yvo, omi”


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