Continua
l’incontro dei vescovi a Graz, in Austria.
L’“incontro”:
una invenzione della spiritualità dell’unità,
come
altre spiritualità hanno inventato altri strumenti di vita, come la
meditazione, gli esercizi, la via crucis… Noi abbiamo l’incontro, con una
dinamica tutta sua…
Il
1° febbraio 2018, prima di partire per il Cielo, mons. Armando Bortolaso, in un
“incontro” a Beirut, ricordava cos’è l’incontro:
“Incontrarci
è una grazia, una responsabilità, un dono.
In un
momento come questo, il Cielo si apre.
È un’opportunità
di vivere qualcosa che solo noi capiamo cosa sia.
Scatta
una realtà che contemporaneamente lega Cielo e terra.
Come
in Cielo così in terra…
Abbiamo
l’occasione di vivere una vita così diversa e una così una.
È la
realtà dell’“avanti goût” del paradiso…
Si può
parlare di tutto con la certezza di uno che vede, che vive…
Quest’incontro
è tornare a casa.
Vivo
il Cielo in terra.
Che la
nostra vita possa avere sempre questo timbro!
Le
persone si accorgono che c’è un ciac tra di noi.
Quando
ci guardano restano meravigliate e capiscono che c’è qualcosa!”
Quest’anno
p. Armando, vescovo di Aleppo, non è con noi, anche se in sala c'è un bel poster che lo ricorda. Fa ormai parte di quella schiera
che ora più che mai vive vicina a noi…
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