“Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già
acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato
finché non sia compiuto! Pensate
che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione…” (Lc 12, 49-57).
Parole
enigmatiche e inquietanti quelle con le quali Gesù conclude il discorso rivolto
ai suoi discepoli.
Cos’è
il fuoco che è venuto a portare e che con impazienza vorrebbe incendiasse il
mondo intero? Ci sono mille interpretazioni.
A me
piace pensare che sia la sua parola, il Vangelo che è venuto ad annunciare, la
vita nuova che ci ha portato dal cielo. E perché non anche lo Spirito Santo, mandato
proprio per rendere viva la parola di Gesù, per incendiare i cuori dell’amore
di Dio? Giovanni Battista aveva detto che il Messia avrebbe battezzato in
Spirito Santo e fuoco.
Gesù
è venuto ad annunciare il Regno di Dio e lo vorrebbe vedere subito diffuso nel
mondo intero: “Venga il tuo Regno”, ci ha insegnato a pregare. Un’era nuova dunque,
un popolo nuovo.
Tutto
ciò ha un prezzo, non sono cose di poco valore, che si acquistano scontate come
i saldi di fine stagione. Costano.
Gesù
ci mette del suo: il battesimo di Gesù è la sua morte in croce. Perché venga lo
Spirito e il fuoco divampi dovrà dare la sua vita. La passione lo sommergerà
nelle onde della sofferenza.
Dalla
sua morte fiorirà il mondo nuovo, caratterizzato dalla “pace”, parola pregna di
significato, che ingloba tutto quanto possiamo desiderare.
Quando
Gesù nasce gli angeli annunciano l’era di pace: “Pace in terra agli uomini che
Dio ama”.
Quando
guarisce i malati li invita ad andare “in pace”, di cui la guarigione è segno.
Non
ha poi detto “Io vi do la mia pace”?
E com’è
che adesso Gesù dice che non è venuto a portare la pace ma la divisione? La
pace include l’unità. Non è venuto a portare la pace e l’unità?
Forse
la via di Gesù deve diventare anche la nostra via: “Gesù ci ha dato un esempio perché
ne seguiamo le orme”, ci ricorda la prima lettera di Pietro.
Sì,
saremo inondati di fuoco e Spirito Santo e anche noi vogliamo diffondere
attorno a noi fuoco e Spirito Santo, irradiare la vita di Dio, far nascere un
mondo di pace e di unità.
Ma
va pagato come l’ha pagato Gesù, con il medesimo battesimo, con una adesione
incondizionata a lui, costi quello che costi, pronti ad ogni contrarietà, ad
ogni prova, a diventare come lui “segno di contraddizione”.
Metterlo
al primo posto, rimanere fedeli alla sua parola, fidarci dello Spirito Santo.
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