“Siamo
in un momento in cui l’Italia sembra aver totalmente smarrito ogni riferimento
alla fraternità ed anche al più elementare senso di umanità non solo in Europa
ma anche verso chi sfida il mare semplicemente per poter continuare a vivere. Io
credo che i nostri Paesi attraversino la crisi politica ed etica più acuta e
pericolosa dalla II Guerra Mondiale. In questi gravi momenti, forieri – temo – di ulteriori divisioni, dobbiamo saper essere, con sapienza e determinazione,
un popolo controcorrente!”
Così
mi scrive un amico da un Paese del Medio Oriente.
Contemporaneamente
mi giungono notizie da Fiera di Primiero, dove la Mariapoli Europea si è
conclusa rivivendo l’atto di consacrazione dei popoli a Maria stipulato 60 anni
fa in quello stesso luogo. Oggi i popoli presenti provenivamo da 38 Paesi e i loro rappresentanti hanno fatto un gesto “controcorrente”, come auspica il mio amico dal Medio
Oriente: un atto nel quale si sono dichiarati pronti ad amare la paria altrui come
la propria e a fare dell’Amore reciproco la legge dei rapporti tra i popoli.
“Sono
questi i tempi… in cui ogni popolo deve oltrepassare il proprio confine e
guardare al di là; è arrivato il momento in cui la patria altrui va amata come
la propria”.
“Speriamo
che il Signore abbia pietà di questo mondo diviso e sbandato, di questi popoli
rinchiusi nel proprio guscio a contemplare la propria bellezza – per loro unica
– limitata e insoddisfacente, a tenersi coi denti stretti i propri tesori,
anche quei beni che potrebbero servire ad altri popoli presso cui si muore di
fame, e faccia crollare le barriere e correre con flusso ininterrotto la carità
tra terra e terra, torrente di beni spirituali e materiali. Speriamo che il
Signore componga un ordine nuovo nel mondo, Egli, il solo capace di fare
dell’umanità una famiglia e di coltivare quelle distinzioni fra i popoli,
perché nello splendore di ciascuno, messo a servizio dell’altro, riluca l’unica
luce di vita”.
Nessun commento:
Posta un commento