A Santa
Maria a Vico ho mostrato le foto di due dipinti che ritraggono due missionari
Oblati ripetitivamente tra gli Inuit del Gran Nord Canadese e in una non meglio
definita terra d’Africa.
Due quadretti
ingenui e candidi, che esprimono l’immaginario correttivo ed evocano epopee di
altri tempi.
Tutti
quelli che ho interpellato mi hanno detto che non conoscevano quei dipinti.
Eppure
li hanno ogni giorno sotto gli occhi. Sono due particolari dell’altare dedicato
a santa Teresa di Gesù Bambino, patrona delle missioni, un altare che sta nella
prima cappella a destra del santuario dell’Assunta.
(Sul
mio blog una volta ho raccontato come, grazie agli Oblati, Teresa di Lisieux è
stata proclamata patrona delle missioni:
I
dipinti sono di padre Gaetano Drago e risalgono al periodo in cui insegnava a Santa
Maria a Vico, agli inizi degli anni Trenta del secolo scorso.
Era
un artista p. Drago: scrittore, poeta, letterato, pittore e ci ha lasciato tanti
piccoli gioielli… come questi due quadretti.
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