domenica 16 dicembre 2018

San Filippo vivo



Se leggo bene nei miei appunti, la prima volta che visitai la casa di san Filippo Neri fu nel maggio 2011:


Da allora vi sono tornato tante volte, seguendo i passi di sant’Eugenio a Roma:

Questa volta la visita ha avuto un sapore diverso. È la seconda tappa di incontro con i santi di Roma. Il nostro solito piccolo gruppo di “pellegrini”, poco più di venti, abbiamo avuto un assaggio di quel cenacolo di santità di cui si legge nelle molte scritte tratte dalla biografia che, nella stanza del santo, illustrano alcuni momenti di quanto si viveva tra quelle quattro mura: “Qui il santo padre cominciò le conferenze spirituali con i suoi penitenti. Ne condusse molti alla perfezione e, per la dolcezza di spirito che Dio comunicava in queste stanze, si chiamavano scuola di santità e paradiso terrestre”.
La sua stanza era un luogo carismatico di preghiera, di dialogo, di letture di vite dei santi, di canto, di festa, dove le persone si accendevano vicendevolmente di fuoco. Per 33 anni accolse giovani, amici, santi (Carlo Borromeo, Ignazio di Loyola, il futuro papa Leone XI, Felice da Cantalice), li confessava, “rivelava loro i segreti del cuore, fece scoprire a tanti la vocazione religiosa e sacerdotale, convertì eretici ed ebrei”. Faceva scuola di santità e parlava di Dio con un fare leggero, con “spirito fiorentino". Qui, quando era ammalato, gli apparve un angiolo con un pane di zucchero per ridargli forza. Qui gli apparvero le anime di alcuni suoi primi giovani che, morendo, salivano al cielo illuminandogli la camera.

Questa volta la visita alle stanze di san Filippo non si è limitata a scoprire i luoghi antichi, ma a farci rivivere lo spirito filippino. Sono state con noi due membri delle “Flammae cordis”, un minuscolo gruppo di ragazze che hanno deciso di vivere assieme e di continuare a modo loro l’esperienza di san Filippo. Sono davvero piene di fuoco, come lo era il santo, e lavorano normalmente in uno studio di ingegneria, in un centro di informatica editoriale… con tanto di abito tutto fuoco.

Un po’ siamo rimasti infiammati anche noi! 
Il prossimo incontro il 12 gennaio, questa volta nelle stanze di sant’Ignazio di Loyola, in piazza del Gesù… 
Tutti invitati!



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