giovedì 6 dicembre 2018

Sotto la tua protezione, Maria


Siamo ormai alla vigilia dell’Immacolata. Quest’anno la novena è stata improntata sulle antifone mariane. A me il compito di far pregare tutta la comunità a partire dal Sub tuum praesidium.

È la più antica preghiera mariana. Ad Alessandria, in Egitto, nel 1917 fu trovato un papiro del III secolo con il testo greco. È quindi una preghiera che precede il Concilio di Efeso, in cui Maria viene proclamata Madre di Dio. La pietà popolare l'aveva già riconosciuta come tale.
In questa preghiera, accanto al titolo di Theotokos, si rivolge a Maria l'altro titolo tradizionale, Vergine.
Diversamente dalla comune preghiera liturgica, il Sub tuum è indirizzato direttamente alla Madonna piuttosto che a Dio. È un'invocazione collettiva alla Vergine Madre di Dio, che rivela l'usanza della comunità cristiana di rivolgersi direttamente a lei invocando il suo aiuto nelle ore difficili.
Il testo esprime con rara efficacia la fiducia nell'intercessione della Vergine. Parla con il linguaggio della fiducia, dell'amore e dell'abbandono ed esprime la profonda speranza dei fedeli per essere ascoltati ("non disprezzare le nostre suppliche") da chi è in una posizione privilegiata e che gode per questo di una particolare forza di intercessione ("santa madre di Dio"). Le viene chiesto un favore in piena consonanza con la preghiera insegnata da Gesù: "liberaci dal male".

È una preghiera che gli Oblati hanno recitato o cantato ogni giorno.
Il loro primo manuale di preghiere, fin dall’edizione del 1826, la indica come la preghiera conclusiva della sera. Troviamo la stessa prescrizione fino al manuale del 1952.
Sant’Eugenio faceva concludere la celebrazione del 17 febbraio, a ricordo dell’approvazione della Regola da parte del Papa, con il Sub tuum; lo stesso per la cerimonia del rinnovo dei voti il 1 novembre.
Papa Francesco ci ha chiesto di pregarla alla fine del Rosario.
Perché non recitarla anche noi, come hanno fatto i cristiani per 1700 anni e gli Oblati per quasi 200 anni?

Sotto la tua protezione troviamo rifugio,
santa Madre di Dio:
non disprezzare le suppliche
di noi che siamo nella prova,
e liberaci da ogni pericolo,
o vergine gloriosa e benedetta.


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