«Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che
mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò
a lui» (Gv 14, 15-21).
Il Cielo
oggi si riversa sulla terra. Gesù prega il Padre ed egli manda lo Spirito e con
lui egli stesso si muove incontro a noi, mentre lo stesso Gesù giunge con il Padre e lo Spirito. Tutta la santissima Trinità
viene a prendere stabile dimora tra noi.
L’amore
soltanto sa vedere e cogliere questa presenza. Il “mondo”, invece, dove è
assenza d’amore, non vede e non crede. Spesso noi stessi viviamo come fossimo
orfani e ciechi. La pienezza della luce, della vita e della gioia, da parte
nostra, è infatti condizionata dalla volontà e dalla capacità di accoglienza: “Se mi amate… Chi accoglie i miei comandamenti…”.
Possiamo amare o non amare, c’è chi ascolta e chi non ascolta… Dio ci dona questa
tremenda possibilità di accoglierlo o di rifiutarlo, di aprirci a lui o di
rinchiuderci in noi: ci ha resi liberi.
Anche Dio è libero, ma in lui la libertà
lo apre sempre e solo all’amore e al dono. È certo che il Padre dona lo
Spirito, è certo che lo Spirito rimane con noi, è certo che Gesù ci ama e ai
manifesta a noi. Dalla sua parte possiamo essere sicuri: non ritira mai la sua
promessa, il suo amore non viene mai meno, non nasconde mai la sua presenza. È
da parte nostra l’incertezza, la sospensione. Il tradimento è sempre in agguato,
come il dubbio, la stanchezza della sequela, l’assuefazione.
Come vedere, sentire, riconoscere Gesù presente
tra noi? “Se mi amate… Chi accoglie i miei
comandamenti…”. La condizione è un amore fatto di concretezza, non di parole soltanto
o sentimenti. L’amore, quello vero, spinge a vivere come Gesù ha insegnato e
vissuto. Se lo amiamo veramente si accende il desiderio di essere come lui, di
dargli gioia nel volere ciò che egli vuoi. Ed è aderendo ai tuoi insegnamenti
che, a sua volta, s’accende l’amore e impariamo ad amare.
Se così avviene
ecco il miracolo: Gesù è tornato al Padre ed è presente tra noi, è nel Padre e noi in lui e lui in noi.
Siamo veramente in Gesù e Gesù in noi
come egli è nel Padre e il Padre in lui? La stessa comunione? Anche lo Spirito
è in noi come è in Gesù e nel Padre? Anche il Padre ama noi come ama Gesù, fino
a generarlo e a generarci? L’umanità
avrebbe mai potuto pensare una simile immanenza, sperare una intimità così
profonda, sperimentare una amicizia tanto sincera?
Gesù ci fa
vivere come egli vivi, della tua stessa vita: l’amore circolante tra le Tre
divine Persone, che nasce dall’Unità di Dio e fa Uno la Trinità ; l’amore che ci
coinvolge nella loro unità e genera anche tra noi l’unità.
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