Tornando
a San Antonio, dopo sette anni, trovo tante cose nuove, a cominciare dalla
costruzione del Whitly Theological Center, che ha duplicato gli ambienti
dell’OST, la nostra Scuola di teologia. I nuovi edifici sono ben mimetizzati
nel parco, pieni di luce, attrezzati con le nuove tecnologie. Magnifica la grande sala nella quale si tengono convegni e le più diverse iniziative.
Questo è il decimo incontro annuale dell’AOIHL (Associazione oblata di istituti superiori).
Siamo 14, rappresentanti dei centri universitari degli Oblati in Congo, Sud
Africa, Canada, USA, Filippine, Sri Lanka, India, Polonia. Tra noi anche il
superiore provinciale degli Oblati negli Stati Uniti e p. Warren Brown, che
guida dall’inizio l’Associazione. Personalmente rappresento il Servizio
generale degli studi oblati della casa generalizia. Partecipano anche quattro professori dell'OST.
Fa gli
onori di casa Ron Rolheiser, rettore dell’OST e uno degli Oblati più conosciuti
nel mondo di lingua inglese. Grande teologo di spiritualità, oltre ad essere un
conferenziere molto richiesto nel mondo intero, oltre alle sue numerose
pubblicazioni, ogni settimana scrive una paginetta che appare su numerosi
giornali e riviste.
Mi ha
particolarmente colpito quella dell’altro ieri, che ha preso spunto dalla festa
dell’Ascensione e dalle parole di Gesù: “Vado a prepararvi un posto”.
Ron
racconta di sua sorella, morta giovane, di cancro, lasciando una numerosa
famiglia.
Per il suo funerale lei stessa
aveva scelto proprio il Vangelo nel quale Gesù dice che sarebbe andato a
preparare un posto, spiegando perché: “Alla nascita di ognuno dei miei figli,
prima di andare in ospedale, a casa preparavo tutto con cura per il bambino in
arrivo, la culla, i pannolini, i vestitini, la stanza… Poi portavo a casa il
bambino, nel posto che avevo preparato con cura. Adesso vado ancora una volta a
preparare un posto per loro”.
Vi auguro un buon incontro. Siamo bene alla casa generalizia a Roma.
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