martedì 23 maggio 2017

Il Bambino delle mani e la sua Mamma



Sabato scorso la notte dei musei mi ha regalato la mostra sul Pintoricchio ai Musei Capitolini. Nel 2011 a Chiusi della Verna avevo visto il “Gesù Bambino delle mani”, frammento di un affresco che papa Alessandro VI aveva fatto dipingere nella sua stanza. L’ho rivisto adesso in questa nuova esposizione, con accanto – ed è la prima volta che appare in pubblico – anche la Madonna che lo sorregge. La tradizione, frutto dei soliti pettegolezzi, ha sempre tramandato che quella Madonna fosse il ritratto dell’amante del Papa. Questo ha fatto sì che il quadro fosse distrutto, salvando però, distintamente, Madre e Bambino. Soltanto all’inizio del 2000 i due quadri sono stati riconosciuti come parte dell’unico dipinto da cui manca, per sempre papa Borgia.
Una copia di quel quadro eseguita prima della distruzione, mostra infatti Alessandro VI in ginocchio davanti al Bambino, di cui tocca un piedino, e da cui riceve la benedizione, quasi l’investitura pontificia.


Il confronto con altre immagini di Madonne del Pintoricchio lasciano capire l’infondatezza della tradizione maligna: quella non è Giulia Farnese, ma proprio una stilizzata astratta Madonna, di una bellezza certamente superiore a quella di Giulia. La leggenda, che ha portato alla distruzione dei quadro, pur salvando i due frammenti  preziosi, è completamente sfatata.
Chissà che la contemplazione quotidiana di quell’immagine sacra non abbia qualche volta faccio breccia nel cuore di quel povero Papa…
A me è piaciuto contemplarli e m’hanno toccato il cuore. Sono due piccoli gioielli, che da soli valgono una mostra. Piacerebbe anche a me averli accanto al letto…  Almeno la riproduzione del Bambino l’ho tenuta per un anno intero!


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