Il
mio abituale lavoro di guida turistica, oltre che di taxista, oggi mi ha
portato lungo la costa amalfitana.
Sono
partito da Vietri sul mare, con le caratteristiche ceramica che ricoprono le
pareti delle case e rendono festose le vie. Un’autentica piacevole rivelazione.
Poi
ad Amalfi passando Maiori, Minori, e la minuscola Atrani, il comune più piccolo
d’Italia eppure un gioiello.
Amalfi
appare un po’ pesante con suo rigurgitare dei turisti, sembra artificiale, fatta
solo per loro.
Basta
però entrare nel Chiostro del Paradiso per vedersi proiettati in una storia
antica e gloriosa; è proprio un paradiso.
Lo
stesso quando si entra nella basilica del Crocifisso, l’antica cattedrale.
I
restauri hanno pulito dal barocco ridondante e hanno restituito la primitiva sobrietà
medievale.
Sono
soprattutto gli affreschi, anche solo quel che ne resta, a indurre alla
preghiera, come si addice a questi luoghi.
Quante
cose belle hanno saputo fare i nostri antichi e quale ricchezza d’arte e di
fede ci hanno consegnato.
Ma
il dono più bello rimane quello che ha creato Dio: la costa amalfitana! Il
passaparola di oggi era: “Prendersi cura del creato”. Mi pare che oggi il creato
si sia preso cura di me.
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