venerdì 19 maggio 2017

Roma sorprendente: la casa di santa Francesca Romana



Mi chiamano ad incontrare una minuscola comunità a Trastevere, in via dei Vascellari (dove una volta c’erano i vasai, che producevano appunti i “vaselli”). Entro dal portone del grande palazzo e all’interno, come spesso capita, eccomi tra scale consumate, anditi angusti, appartamenti con poca luce. Fin quando vengo introdotto nel piano nobile, che si spalanca in splendide sale. Ma dove sono? 

Nella casa dove visse e morì Francesca Bussa, santa Francesca Romana, detta "Ceccolella". Si sposò a soli 12 e venne a vivere qui con marito, suoceri e la famiglia del cognato. Tre figli, dei quali uno solo sopravvisse. Il palazzo divenne un ritrovo per poveri ed affamati che Francesca, assieme alla cognata, accudiva attirandosi l’ira della famiglia. Dopo aver fondato le Oblate di Monte Oliveto a Tor de’ Specchi – le Oblate di santa Francesca Romana! – nel 1440 fu costretta a ritornare a casa per assistere il figlio malato di peste. Anche lei ne fu contagiata e morì dopo alcuni giorni, il 9 marzo 1440.

Da allora il palazzo ha subito mille traversie, fino a diventare, nel 1800, un centro di animazione giovanile. Ci veniva anche il giovane Giovanni Mastai Ferretti, che poi vi tornò più volte da papa, come Pio IX. Giovanni XXIII venne a dare la comunione a 40 bambini...

Ricordo di essere stato qui, casualmente, qualche anno fa per assistere ad un concerto di strumenti antichi… ma che fosse la casa di santa Francesca Romana… In una stanza, dove è morta, c'è il suo bellissimo crocifisso. Una sala è adibita a cappella, con un dolce quadro di Maria Madre di Misericordia.

Quante sorprese riserva la nostra bella Roma.

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