martedì 16 maggio 2017

Un santo semplice per gente semplice


Mi preparo alla festa di sant’Eugenio, il 21 maggio, leggendo alcuni piccoli episodi che la gente amava raccontare a suo riguardo. Lo considerava un santo perché vicino a loro.

D’inverno, vestito da semplice prete, incontra per la città un poverello. Un sacerdote, senza essere notato, lo vide togliersi le scarpe, obbligare quello a calzarle, prendere frettoloso la via del vescovado, cercando di coprirsi i piedi con la veste.

Il nipote Boisgelin racconta: “Andando per la diocesi in carrozza s’imbatte in un carrettiere che suda e bestemmia senza riuscire a trarre il carro da un pantano. Scende, si mette di fianco ai cavalli e getta tali grida che questi prendono l’abbrivo”.

P. Lemius racconta che in un quartiere della vecchia Marsiglia una popolana si trova Monsignore accanto alla culla del suo piccino, intento a calmarne gli strilli: passando lo aveva sentito e non aveva saputo resistere.

E il vecchio Gérangier: “Avevo undici anni (1857) e coi compagni del quartiere andavo a giocare a la Tourelle. Spesso quando usciva dal vescovado veniva a piedi verso di noi e con una tenerezza tutta paterna, ci parlava in dialetto. Ci sembrava di vedere Gesù che si avvicinava ai bambini dicendo: Lasciate che vengano a me”.

Un modo per incontrare la sua gente, specialmente quelli dei quartieri poveri della città, era andare a conferire la cresima. Giuseppe Geronimo Gabriel racconta in proposito: “Aveva una dedizione e commovente carità per i poveri. L’ho visto penetrare nelle più umili case, contento di consolare gli sventurati e soccorrerli con abbondanti elemosine. Metteva una grande alacrità nel recarsi dai malati che non avevano ricevuto la cresima, per amministrare loro questo sacramento. Era molto buono al riguardo, ne sono stato testimone molte volte”. “Bisogna vedere come amava i poveri, ai quali ha consacrato la vita”.

Padre Gandar: “Un giorno, abbandonato il suo lavoro, lasciò la seguente nota: Devo uscire per andare a confessare un anziano di 86 anni, che vuole solo me”.


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