Un’altra testimonianza di “tenerezza” che fa seguito al mio blog. Sempre una maestra della scuola per l’infanzia. Si vede che la tenerezza ha molto a che fare con i bambini. Ma non solo!
Dopo tanta assenza a scuola, sono iniziate le lezioni in presenza... tanta confusione, tanta incertezza per il futuro, tanto bisogno di stabilità e i bambini forse sono quelli che soffrono di più ma in silenzio, il loro dolore non si sente, non fa rumore e nemmeno notizia... Parlo della vita semplice di ogni giorno.
La
tenerezza, invece, il bambino è il primo a sentirla. Se io sono Gesù, il
bambino che si abbandonano ai grandi, lo sente immediatamente. Dopo un po’' di
timidezza, di sguardi “con occhioni grandi e pieni di lacrime”, stupiti,
sembrano voler dire con sorpresa: “Oh, ma allora c’è qualcuno che mi vuole bene”!
Così incominciano i “sospiri di sollievo”. Io asciugo le lacrime e inizia un
rapporto di fiducia... Hanno sentito la tenerezza di Dio... Il bambino inizia a
crescere, a staccarsi dalla mamma perché ha incontrato un’altra MAMMA, “Gesù”
che gli vuole bene!
Non è affatto facile nel mondo in cui viviamo andare contro corrente e mettere tenerezza dove non c’è...
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