Chissà perché, ma questo tema della tenerezza continua a trovare eco. Ecco quanto mi scrive un’amica dal Canada:
è un grande privilegio condividere la tenerezza con i bambini con disabilità. A volte è l’unico modo di comunicazione che possono avere e che possono comprendere. La tenerezza è il mio messaggio diretto di amore per loro, con quale vorrei esprimere l’amore di Dio per loro. Ma è anche il messaggio che loro rivolgono a me.
Quando i loro genitori prendono coscienza di questo amore che ho per i loro figli, sono anche toccati, si rendono conto che gli altri si prendono veramente cura del loro bambino tanto quanto loro (una tenerezza a un amore inviati solo da Dio!).
A volte, ricordo ai genitori che quando arriveremo in Paradiso, tutte le nostre disabilità spariranno e che i loro bambini ci diranno la gioia che hanno provato in quello che abbiamo detto o vissuto con lui o lei; diranno quanto è stato importante per loro l’amore e la tenerezza che abbiamo mostrato loro.
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