“Leonella, come mia nonna paterna”, dico a chi
mi regala il libro dei suoi scritti. “Sì, mi risponde, è il nome da religiosa,
ma il nome di battesimo era Rosa”. “Come mia nonna materna!”.
Uccisa a Mogadiscio nel 2006, 12 anni dopo suor
Leonella Sgorbati è proclamata beata. Sto leggendo i suoi scritti, luminosi
come lo era lei.
Mi piace ciò che scrive in una lettera del 19
settembre 1991: “Povera gioventù lasciata a sé stessa… senza cura. La vigna da
seminare è veramente enorme e una si sente povera. Qui ci vorrebbero dei santi…
A volte mi viene la tentazione di voler vedere dei frutti… e il Signore mi ricorda
che mi ha mandata a seminare, non a raccogliere”.
In questa giornata missionaria mondiale è bene ricordarlo.
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