La personalità nostra è non avere
personalità, così da essere soltanto Gesù, per poter pensare come Gesù pensava,
per poter vedere leggere gli avvenimenti con l’ottica stessa di Gesù.
Essere un nulla che si proietta su Gesù
in modo che Lui sia impresso dentro di noi: non più la nostra personalità, ma
la sua.
La nostra personalità è la trasparenza:
essere totalmente limpido, talmente nulla da essere Lui.
Tutto va perso per poter essere
ritrovato. Come può entrare Lui in noi se siamo pieni di noi? Come ci darà la
sua personalità se teniamo gelosamente la nostra?
E quando avremo assunto la sua
personalità egli si rivestirà della nostra.
Tra noi è la medesima dinamica. Se
ognuno afferma se stesso non c’è più spazio per Gesù tra noi. Che volto
acquisterà la comunità? quale la sua identità? È lui che dà fisionomia alla
nostra comunità.
Sarà Gesù con i volti di ciascuno,
diversi gli uni dagli altri.
Ritroveremo la nostra personalità, come
singoli e come comunità, ma sarà quella trasfigurata, luminosa di Cristo in noi
e tra noi.
"Scartabellando" nel computer, per usare un'obsoleta parola dell'era del cartaceo, ho trovato questo mio pensiero del 22 ottobre 1983. Che tempi!
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