“E se… uscirà fuori con uno bastone nocchieruto, e … batteràcci a nodo a nodo con quello bastone; se noi tutte queste cose sosterremo pazientemente e con allegrezza… o frate Leone, scrivi che in questo è perfetta letizia”.
Lo ricordo
ancora, dopo anni e anni, quel “batteràcci a nodo a nodo con quello bastone”,
che leggemmo quando iniziammo a studiare la storia della letteratura italiana.
Chi non
ricorda almeno qualcuno dei Fioretti di san Francesco? Volgarizzazione
del 1300 di un’opera attribuita a Ugolino da Montegiorgio, sono scritti in una
lingua fresca e bella.
Li ho
riletti di seguito, per intero, in questo periodo natalizio. È stato un riposo.
Mi ha
colpito innanzitutto che Francesco non sia stato isolato dai suoi compagni. È la
testimonianza di un’esperienza vissuta insieme, dove ognuno mette in rilievo il
bene dell’altro e ne gode. Bernardo, Elia, Egidio, Leone, Masseo, Chiara,
Rufino, Silvestro, Antonio da Padova si
stagliano con la loro distinta personalità e insieme sono uniti da un unico
ideale.
Traspare
il senso dell’incanto, della bellezza del nuovo progetto di vita, leggero,
capace di attirare e coinvolgere, atto a cambiare la società senza imposizioni,
con il convincimento della testimonianza.
Eccetto
l’ultima parte, che attinge ad altre fonti, lo scritto è sereno, mai polemico, anche
se proviene dal gruppo degli Spirituali. Infonde pace.
Infine è sorprendente come termina ognuno dei 53 fioretti: “A lode di Gesù Cristo”. Non sono a lode di Francesco e dei suoi compagni, tutto è a lode e gloria di Cristo o di Cristo benedetto o espresso con parole analoghe. Tutto vive e si muove verso Cristo.
Infine è sorprendente come termina ognuno dei 53 fioretti: “A lode di Gesù Cristo”. Non sono a lode di Francesco e dei suoi compagni, tutto è a lode e gloria di Cristo o di Cristo benedetto o espresso con parole analoghe. Tutto vive e si muove verso Cristo.
Non ha
importanza stabilire ciò che è storico, frutto di affidabile tradizione orale,
e ciò che è soltanto leggenda o pura fantasia. L’effetto dell’operazione è ripresentare
il clima delle origini, far rivivere il senso della fraternità e degli iniziali
ideali di umiltà, semplicità, povertà, innamorare della vita evangelica come l’hanno
vissuta Francesco e i suoi primi compagni, così che essa permanga in tutta la
sua purezza.
Nessun commento:
Posta un commento