Scartabellando tra i
miei fogli trovo una bella lettera di Carmelo Mezzasalma, fondatore della comunità di
San Leolino, che mi rimette in comunione con questa comunità e con tutti i carismi:
S.
Leonino, 25 gennaio 2005
Carissimo
P. Fabio,
grazie
alla generosità di tua sorella e di tuo cognato, certamente sollecitati da te,
abbiamo avuto il tuo libro "Eugenio De Mazenod raccontato dagli
amici" e di cui ti ringraziamo con particolarissimo calore: quale
straordinaria idea ti è venuta di scrivere queste singolari
"interviste" che ci riportano la bellissima figura di Sant'Eugenio in
una maniera così viva e così vicina a tutti noi!
Abbiamo
divorato, per così dire, il libro tutto d'un fiato per riportarne
un'impressione indimenticabile di come i carismi nella Chiesa, ad onta di tutte
le nostre intellettualizzazioni e delle nostre miopie postmoderne, sono sempre
realmente vivissimi, solo che vogliamo ascoltarli con l'impegno del cuore.
A
dieci anni dalla canonizzazione del Fondatore degli Oblati di Maria Immacolata,
questo tuo libro è il modo più suggestivo e più spirituale per evocarne lo
spessore umano e spirituale con una precisione e una sinteticità davvero
ammirabili e si capisce anche la fierezza, nel senso alto della parola, con cui
hai sempre vissuto la spiritualità del tuo nobile Fondatore, l'intima gioia e
fedeltà che ti ha portato a seguirlo nella vita della Chiesa e della sua
Missione.
Grazie,
grazie di cuore per questa efficacissima testimonianza che ci dà speranza e
tanto incoraggiamento a vivere, a nostra volta, la fede e la missione anche
oggi.
Ah,
davvero Sant'Eugenio de Mazenod non è una figura del passato, è una splendida
figura di Fondatore e di Santo che può essere onorato anche con una forma
moderna di dialogo come l'intervista, ma per farne risaltare meglio quell'anima
apostolica di cui, ahimè, oggi sembriamo tutti difettare!
Dopo
aver letto questo tuo libro, sono tornato immediatamente, e per la seconda
volta, alla tua biografia "Eugenio De Mazenod. Un carisma di missione e di
comunione". E questa volta è accaduto qualcosa di straordinario, a livello
spirituale ho trascorso giorni bellissimi di preghiera e di meditazione con
Sant'Eugenio, confrontandomi, passo dopo passo, con la sua esperienza e con la
sua fede e, alla fine, ne ho ricavato una grande grazia anche per ciò che
riguarda il piccolo "seme" della nostra Comunità ancora nei suoi
difficili inizi, indubbiamente a motivo della cultura in cui viviamo.
E
il carisma degli Oblati, a cui tu appartieni per grazia di Dio, ha conosciuto
inizi meno difficili? Tu non nascondi niente, nell'uno e nell'altro tuo libro,
mentre si fa sempre più chiara la constatazione che Dio agisce sempre nelle
luci e nelle ombre della storia con la sua Croce benedetta.
S.
Eugenio, in povere parole, mi ha comunicato una partecipazione profonda al
mistero di comunione e di missione di Gesù che non è possibile dire con un
discorso umano. Sia ringraziato il Signore per questo dono tanto inaspettato e
immeritato.
Ah,
se tutti noi riuscissimo a capire di come i carismi nella Chiesa possono trarre
alimento e forza l'uno dall'altro! I nostri particolarismi, i nostri infausti
soggettivismi, in questo campo delicato e seminato solo dallo Spirito Santo,
dovrebbero essere deplorati con ogni mezzo tanto sono freddi e meschini: Gesù
opera sempre nell'unità della Chiesa con schizzi e pennellate differenti, ma
creando sempre una mirabile e imprendibile armonia che possiamo intuire
soltanto nella preghiera più autentica e più viva. (…)
Tuo
aff.mo in Cristo
Carmelo
Mezzasalma
E
tutti della comunità di San Leolino
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