«Se aveste fede quanto un
granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti
nel mare”, ed esso vi obbedirebbe» (Lc
17,5-10).
Sempre paradossale Gesù, questa volta proprio esagerato. Ma lo
vedete uno che dice a un gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, e l’albero
che si sradica da solo e fa un volo di chissà quanti chilometri per gettarsi in
mare?
Addirittura, secondo il vangelo di Matteo (17, 20), Gesù avrebbe
parlato di una montagna che si alza da terra e va a piantarsi da un’altra
parte. Luca deve aver pensato, “Questo è troppo”, e ha diminuito l’effetto
riducendo la montagna a un albero.
In ogni caso l’effetto è sproporzionato alla causa. Sia per
Matteo che per Luca, dalla parte opposta alla montagna o all’albero c’è il più
piccolo dei semi: “un granello di senape”. Anche solo davanti a un gelso
(figuriamoci a una montagna) è pur sempre infinitamente piccolo e
insignificante.
Gesù gioca proprio su questi effetti paradossali, come quando invita
a tagliarsi una mano, a cavarsi un occhio, a mettersi al collo una macchina da
mulino, o quando parla di come far passare un cammello attraverso la cruna di
un ago. È sempre volutamente esagerato.
Lo sa bene anche lui e lo fa apposta per far attirare l’attenzione
e perché chi l’ascolta dica: “Impossibile”.
“Sì, è impossibile, risponde Gesù, lo so anch’io che è
impossibile, ma il Vangelo è l’annuncio di qualcosa di impossibile, e sta
proprio qui il fatto che è una “buona notizia”, una notizia straordinaria: sta
per realizzarsi qualcosa di impossibile”.
Con Gesù tutto è possibile. Credere vuol dire proprio mettersi totalmente
dalla parte sua, lasciare che sia lui a vivere e a operare in noi: Lui!
Noi siamo solo un piccolissimo granellino di senape. Ma Lui
investe questo piccolo granellino e Lui opera, cose straordinarie. Se Lui opera
altro che montagne e alberi che si spostano.
Basta fargli spazio.
Quanto poco crediamo che è lui che opera. La tentazione è sempre
quella di guadare alla nostra pochezza, di fare i conti in tasca nostra… Sono
un piccolissimo granellino di senape, non sono capace a nulla… Certo che non
siamo capaci a nulla o a molto poco. Ma qui è la grande notizia: Lui è
capacissimo e vale all’infinito!
Dobbiamo proprio convertirci e credere, guardare non a noi ma a
Lui.
Nessun commento:
Posta un commento