sabato 5 ottobre 2019

Un granello di senape



«Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe» (Lc 17,5-10).

Sempre paradossale Gesù, questa volta proprio esagerato. Ma lo vedete uno che dice a un gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, e l’albero che si sradica da solo e fa un volo di chissà quanti chilometri per gettarsi in mare?
Addirittura, secondo il vangelo di Matteo (17, 20), Gesù avrebbe parlato di una montagna che si alza da terra e va a piantarsi da un’altra parte. Luca deve aver pensato, “Questo è troppo”, e ha diminuito l’effetto riducendo la montagna a un albero.
In ogni caso l’effetto è sproporzionato alla causa. Sia per Matteo che per Luca, dalla parte opposta alla montagna o all’albero c’è il più piccolo dei semi: “un granello di senape”. Anche solo davanti a un gelso (figuriamoci a una montagna) è pur sempre infinitamente piccolo e insignificante.

Gesù gioca proprio su questi effetti paradossali, come quando invita a tagliarsi una mano, a cavarsi un occhio, a mettersi al collo una macchina da mulino, o quando parla di come far passare un cammello attraverso la cruna di un ago. È sempre volutamente esagerato.
Lo sa bene anche lui e lo fa apposta per far attirare l’attenzione e perché chi l’ascolta dica: “Impossibile”.
“Sì, è impossibile, risponde Gesù, lo so anch’io che è impossibile, ma il Vangelo è l’annuncio di qualcosa di impossibile, e sta proprio qui il fatto che è una “buona notizia”, una notizia straordinaria: sta per realizzarsi qualcosa di impossibile”.

Con Gesù tutto è possibile. Credere vuol dire proprio mettersi totalmente dalla parte sua, lasciare che sia lui a vivere e a operare in noi: Lui!
Noi siamo solo un piccolissimo granellino di senape. Ma Lui investe questo piccolo granellino e Lui opera, cose straordinarie. Se Lui opera altro che montagne e alberi che si spostano.
Basta fargli spazio.
Quanto poco crediamo che è lui che opera. La tentazione è sempre quella di guadare alla nostra pochezza, di fare i conti in tasca nostra… Sono un piccolissimo granellino di senape, non sono capace a nulla… Certo che non siamo capaci a nulla o a molto poco. Ma qui è la grande notizia: Lui è capacissimo e vale all’infinito!

Dobbiamo proprio convertirci e credere, guardare non a noi ma a Lui.

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