mercoledì 23 ottobre 2019

Rosso e bianco: lo scambio tra Giovanni e la Maddalena



Giotto venne a Padova per affrescare la chiesa del Santo. La sua attività fu poi dirottata verso la Cappella degli Scrovegni. Nella basilica rimangono comunque molte tracce della sua opera. Iniziò forse dalla sala capitolare dei frati. La ristrutturazione seicentesca ricoprì la parete dove dovrebbe aver dipinto una grande crocifissione, che gli interventi di restauro appena iniziati stanno tentando di portare nuovamente alla luce.
Intanto la sala capitolare, trasformata in cappella, nel 1600 fu arricchita da un’altra crocifissione come pala d’altare. Mi dicono che sia di Alessandro Varotari, detto il Padovanino.
A prescindere dal valore artistico, mi ha colpito l’inversione dei colori: Giovanni è vestito di rosso e Maria Maddalena di bianco. Abitualmente è la Maddalena ad essere vestita di rosso, colore associato all’amore, alla passione, al peccato, alla trasgressione, tutte caratteristiche attribuite a questa donna che è stata erroneamente identificata con la peccatrice anonima di cui parla Luca 7, 36-50.
Il bianco appartiene a Giovanni, denota luce, purezza, verità, verginità. Non a caso è colui che ha poggiato il capo sul seno di Gesù e ha scritto il vangelo della luce.
Ma si sa, la simbologia dei colori cambia con i tempi e le culture. L’abito da sposa nel medioevo erano rossi, mentre dal 1800 diventò bianco…

A me piace lo scambio di colori tra Giovanni e Maria Maddalena. Che a Maria convenga il rosso, nessun dubbio. È la persona più innamorata di Gesù, che non lo lascia neppure al momento della tragedia. Ci sono anche altre donne attorno alla croce, ma sono la mamma e le zie. Lei non è della famiglia, o meglio lo è forse più delle altre, resa tale dal suo amore ardente. E anche Gesù l’ama. A lei per prima si mostra risorto, chiamandola per nome.
Non a caso nell’apocrifo Vangelo secondo Filippo, Gesù bacia Maria Maddalena. Niente di storico, ma simbolo del rapporto che Gesù vuole instaurare con ognuno dei suoi discepoli. Parlando dei perfetti il Vangelo di Filippo scrive che Gesù bacia anche altri personaggi: «egli nutre dalla sua bocca» e chi è baciato «sarà perfetto». Lasciamo che Don Brown nel suo Codice da Vinci ci ricami sopra. Poveretto, non ha capito niente.
Qui il bacio indica la sapienza, la verità, che passa dalla bocca del Verbo alla bocca del discepolo e rende sapienti e introduce nella verità.
L’amore è talmente forte da verginizzare: la rossa Maria diventa bianca!
Ed acquista le notazioni tipiche del bianco: luce, purezza, verità, verginità.
Maria Maddalena può indossare la vesta bianca di Giovanni. Grazie al suo amore e al sangue di Cristo (strano, ma il sangue di Cristo lava e rende bianco!) ella è inondata di luce e di sapienza e con la sua vita può scrivere, come Giovanni, un vangelo della luce, della gloria.
Ognuno di noi può essere rivestito di bianco ed essere baciato dal Verbo, e vivere la sua Parola.


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