L'"arca" di san Luca nella basilica di santa Giustina |
Non mi era mai capitato di trovarmi a Padova per la festa di san Luca.
Non credo siano in tanti a sapere che il corpo dell’evangelista si trova in
questa città.
Dicono che l’avessero rubato i veneziani durante la famigerata crociata del
1204 quando, invece di liberare il Santo Sepolcro, saccheggiarono Costantinopoli,
dove il corpo era stato portato dalla Grecia dall’imperatore
Costanzo.
Ma la presenza del corpo di san Luca a Padova è attestata molto prima e
forse vi fu portato nel periodo delle lotte iconoclaste (741-770), assieme a quello dell’apostolo
Mattia. Ora i due santi riposano in due meravigliose urne di marmo, l’uno di
fronte all’altro, nell’immensa basilica di santa Giustina che si affaccia sul Prato della
Valle (un tempo famoso perché era un “prato” senza erba; adesso invece è bello
verde…).
Il povero Luca fu però decapitato il 9 novembre 1354: l’imperatore
Carlo IV volle portare con sé a Praga la testa del santo. La testa è ancora lì, in
attesa di ricongiungersi al resto del corpo nel giorno della resurrezione dei
corpi… Non si sa bene se il ricongiungimento avverrà a Praga o a Padova. Ma
sono quisquilie e san Luca se ne ride.
Io sono propenso a credere che il ricongiungimento avverrà a Bologna, sulla collina dove
si erge il santuario della Madonna di San Luca, visibile per chilometri e
chilometri dall’autostrada che circonda la città.
Ogni volta che ci passo, Luca e Maria mi si fondono un unico amore.
Non può essere diversamente.
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