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Che
giorno bello! Giorno di inizio!
È sempre
bello ricominciare.
È il
primo giorno del mese missionario.
La festa
di santa Teresa di Gesù Bambino che, grazie agli Oblati, è la patrona delle
missioni:
Il
pensiero che la settimana prossima dovrò parlare ad Assisi della bellezza, mi
fa pensare anche alla missione in termini di bellezza, alla sua dimensione
estetica. Sì, perché la “buona” novella è anche una “bella” notizia!
Gesù è il
primo che ha reso una testimonianza “bella”, come ricorda la prima lettera a
Timoteo: τὴν καλὴν ὁμολογίαν (6, 13). L’autore della lettera mette in parallelo
la proclamazione della fede di Timoteo con quella di Gesù, quasi a dire che
anche quella del discepolo deve essere “bella” come quella del Maestro.
Solo un
annuncio bello e gioioso è credibile. Un annuncio che si fa storico, concreto,
come quello di Gesù avvenuto “sotto Ponzio Pilato”, come ricorda sempre la
lettera a Timoteo. In un tale annuncio convinto, autentico, vitale,
esperienziale, incarnato, deve apparire la bellezza del cristianesimo e dell’essere
cristiani.
Rischiamo
di dimenticare la valenza estetica dell’evangelizzazione. Forse è l’aspetto più
trascurato (nei nostri libri di missiologia c’è un capitolo sulla bellezza?). Nella
Chiesa hanno un grande valore le opere sociali – istruzione, aiuto ai poveri,
accoglienza degli immigrati. È inoltre necessario mettere il rilievo i valori
evangelici quale risposta al vuoto di valori, così come solidarizzare con chi è
nella prova per colmare la solitudine e ridare speranza… Ma forse si trascura
l’elemento estetico: la presentazione di un cristianesimo “bello”, attraente. L’anelito
per una bellezza che appaga il cuore e la mente è uno dei più forti che vibra
nel cuore dell’umanità ed è uno dei più disattesi.
Occorre
rivalorizzare l’arte, la musica, la letteratura, la liturgia. Non un estetismo
vuoto e autocompiacente, ma l’espressione di Dio che è bellezza, l’annuncio di
un “buona” notizia che è altrettanto “bella”. Aderire al cristianesimo è
riconoscere Dio come Bellezza e autore della bellezza; è essere conquistati
dalla bellezza: «Mi sono innamorato della bellezza della sapienza» (Sap 8, 2).
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