martedì 8 ottobre 2019

Assisi: Al convegno dell’AIPaS: che bello!


  
Mi siedo in prima fila perché presto dovrò salire sul palco. La sala è ancora semivuota, silenziosa. Dietro di me prende posto una suora che borbotta. La invito a sedersi a mio fianco, “così ci conosciamo”.
“Brutta razza i preti”, risponde con poco garbo. Insisto e avanza di posto. Continua a ripetere che, nonostante il convegno abbia come tema la bellezza, i preti sono comunque una “brutta” razza. La lascio dire.
Le domando a quale congregazione appartiene. “Non lo vede dall’abito?”. Ormai gli abiti delle suore sono tutti uguali, comunque guardo bene il velo: “Suore di Maria Bambina”. Me la sono conquistata e questo la rende ancora più loquace.
Ad un certo momento si ferma di botto e mi guarda fisso in silenzio: “Ma lei è padre Ciardi!”. Purtroppo.
Torna indietro con gli anni e ricorda la prima e ultima volta che ci siamo incontrati. A Milano. Doveva essere il 1981. Guidavo gli esercizi spirituali alle giovani suore di Maria Bambina. “Giorni indimenticabili. Ci spalancò gli orizzonti. Poi fece una cosa inusuale, diede a ciascuna di noi un biglietto con una frase. A me aveva scritto: Il Regno dei cieli è dei violenti”. A 38 anni di distanza constato che avevo indovinato…
Simpatica suor Adriana, totalmente immersa nel servizio degli ammalati, come lo sono i 270 partecipanti al convegno annuale dell’Associazione italiana della pastorale sanitaria.


Mi ha invitato il presidente, incontrato casualmente qualche mese fa, dopo una trentina di anni che non ci vedevamo. I rapporti veri rimangono a dispetto del passare di anni e anni senza incontrarsi. Mentre parliamo gli viene in mente il convegno e mi invita per la relazione iniziale. No, grazie, non vado a tenere relazioni ai convegni… Ma questo è sulla bellezza: “La bellezza di essere cristiani”. Aderisco immediatamente alla proposta, senza sapere neppure perché. Mi attira il pensare di dover parlare sulla bellezza: troppo bello!
Non pensavo di dover scrivere un testo, non ce n’era bisogno, mi sarebbe bastato mettere giù degli appunti. Comunque, lentamente, la mia conferenza ha preso forma. Prepararla mi ha dato una grande gioia.


Il convegno si tiene ad Assisi, alla Domus Pacis, all’ombra di Santa Maria degli Angeli. Mi sarà facile, in questo ambiente francescano, parlare di santità e bellezza.
La mia relazione ha il titolo stesso del convegno e dovrebbe esserne come la sinfonia d’apertura.
Prima del mio intervento entra in scena, dovutamente, la bellezza: suor Anna Nobili, apre con una danza, assieme a una sua alunna, e con la sua testimonianza. Ha dato vita e guida una scuola di ballo, autentica palestra d’arte e di fede.
Segue un breve intervento del mio amico, nonché presidente dell’Associazione, Gianni Cervellera, che mostra il crocifisso di Grunewald, un’opera d’arte bellissima con un Gesù bruttissimo. Siamo già in tema. Cosa salverà il mondo, la bellezza o la bruttezza?
Adesso tocca a me e parlo per un’ora. Davanti, un uditorio attentissimo. Non ho bisogno di power point. Al termine esplode la gioia. Tutti vogliono intervenire, esprimere la contentezza per una visione così positiva della bellezza, condividere le esperienze di bruttezze trasformate in bellezze…
Lasciatemelo dire ancora una volta: che bello!

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