giovedì 18 luglio 2019

Verso un’estate di luce


Un pool di storici di valore per contestualizzare un preciso fatto storico. Gli autori vanno da un esperto di fama mondiale come il professore emerito Paolo Siniscalco, a un giovane ricercatore come Giovanni Delama. In tutto tredici docenti, tra i quali spiccano nomi come Silvio Cataldi,  Maria Intrieri e Martin Roch. Il fatto storico di riferimento sembrerebbe non degno di nota eppure, per certi aspetti, è uno degli eventi più rilevati del Novecento. Un evento dello Spirito, destinato a segnare i secoli, come l’esperienza di Manresa con Ignazio di Loyola o l’esperienza della torre di Lutero, fatti che accadono nel segreto dell’interiorità e che tuttavia incidono nei solchi della storia.  È il vissuto di un pugno di ragazze che, in un paesino sperduto delle Dolomiti, durante una vacanza estiva nel 1949, dice di essere stato coinvolto in una esperienza del Divino. Realtà imponderabile eppure ne nasce l’Opera di Maria, uno dei maggiori Movimenti ecclesiali che si esprimerà nei più diversi ambiti sociali ed ecclesiali, dall’ecumenismo alla politica, dall’economia all’editoria, radicandosi capillarmente in molteplici culture in ogni continente.


I contenuti mistici e dottrinali di quei mesi dell’estate, noti come Paradiso ’49, sono già stati ampiamente analizzati, anche se, nonostante numerosi libri e saggi, l’indagine di quell’esperienza “di luce” è appena agli inizi. Fecondi si sono rivelati anche gli studi di linguistica e letteratura sul testo che trasmette l’esperienza. Mancava invece una adeguata contestualizzazione storica del fatto, che trova adesso un primo valido contributo nell’opera Verso un’estate di luce. La cornice storica dell’esperienza mistica di Chiara Lubich nel 1949, curato da Silvio Cataldi e Paolo Siniscalco, accolto nella collana “Studi della Scuola Abbà”.


Inizia così la recensione del libro Verso un’estate di luce che ho pubblicato sull’ultimo numero “Nuova Umanità”. Lo abbiamo presentato ieri sera a san Martino di Castrozza davanti a 400 persone.
Un pubblico vivace, costituito da persone semplici, provenienti da mezza Europa, partecipanti alla Mariapoli europea. Un piccolo popolo che si succede di settimana in settimana e che ogni volta rinnova un patto d’unità tra i popoli, in netta controtendenza rispetto alle forze disgregatrici in atto.

È stata una serata bella, con un dialogo sincero sulle sfide politiche, interreligiose e le difficili problematiche nelle quali siamo tutti immersi. Aleggiava un forte senso di speranza, per niente ingenuono, fondato sulle certezze evangeliche.

1 commento:

  1. E' una gioia immensa per quanto ci fate partecipi del Paradiso 49. Aumenta la Speranza, la certezza e l'Amore di Dio per noi. Rinnoviamo questo Patto con Voi tutti e con tutta L'Opera di Maria. un abbraccio a tutti 1 gino

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