martedì 30 luglio 2019

Ma che amici che ho!



Una amica dall’America Latina ha condiviso con me alcune esperienze che ha vissuto in questi ultimi giorni nel piccolo centro di accoglienza per ragazzi di strada:

Il quattordicenne Eliseo mi chiama da parte e mi dice che tre giorni fa il suo patrigno, il compagno di sua madre, è morto. Non è andato a trovarlo all'ospedale, non si è incoraggiato ad andare alla veglia, ma lo ha sognato e questo lo rassicura. Doveva dirlo a qualcuno.
Brandon, Andres, Noelia, Enzo, Liz hanno ricevuto biancheria intima e vestiti caldi, che avevo ricevuto e altri che ho comprato. Il più grande di questi adolescenti ha 15 anni, hanno madri assenti o tossicodipendenti o semplicemente solitudini invisibili …
Ariel e Demian questa settimana avevano forte mal di denti, mi hanno chiesto di calmare il dolore, hanno rispettivamente 10 e 9 anni e un grande abbandono in tutti i sensi; non sapevo cosa dare loro, fino a quando non ho ottenuto un farmaco, anche se non riuscivo ancora a portarli dal dentista. Con dolore ma con un enorme sorriso e abbraccio mi dicono grazie.
Lautaro è un ragazzo arrivato due giorni fa, è venuto perché un amico lo ha invitato a venire, l'ho visto triste e questo amico mi dice: Vedi se puoi parlare con Lauti da sola, perché so che tu lo puoi aiutare. Ha 13 anni, credo anche Lautaro; ho chiesto ai ragazzi che erano in ufficio di andarsene perché dovevo parlare con Lauti da sola e nel giro di due minuti ha iniziato a raccontarmi della sua vita - Signore, non ho ancora il coraggio di scriverla. Penso che se ne sia andato più sollevato.

Qualche giorno fa ho incontrato un’altra amica che lavora con i carcerati…
Ieri ricevo le foto di padre Celso che, in Guinea Bissau, insegna come si vive la Parola di Vita…
Questa mattina ho pregato con l’Ufficio delle letture e il testo di Basilio Magno è stato un pugno nello stomaco perché era proprio diretto a me: 
«Eviti di incontrarti con chi ti potrebbe chiedere qualche spicciolo. Tu non conosci che una frase: “Non ho nulla e non posso dar nulla, perché sono nulla tenente”. In effetti tu sei veramente povero, anzi privo di ogni vero bene. Sei povero di amore, povero di umanità, povero di fede in Dio, povero di speranza nelle realtà eterne».

Faccio quello che posso. Non posso andare con i bambini di strada, in carcere, in Guinea Bissau… Ma sentire le esperienze dei miei amici mi dà grande gioia perché mi fa dire: “Almeno c’è qualcuno che ama davvero”. Meno male ci sono loro, che fanno quello che non posso fare io. E meno male che siamo insieme!
"Farsi santi insieme". che grande chance!

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