Una amica dall’America Latina ha condiviso con me alcune
esperienze che ha vissuto in questi ultimi giorni nel piccolo centro di
accoglienza per ragazzi di strada:
Il quattordicenne
Eliseo mi chiama da parte e mi dice che tre giorni fa il suo patrigno, il
compagno di sua madre, è morto. Non è andato a trovarlo all'ospedale, non si è
incoraggiato ad andare alla veglia, ma lo ha sognato e questo lo rassicura.
Doveva dirlo a qualcuno.
Brandon, Andres,
Noelia, Enzo, Liz hanno ricevuto biancheria intima e vestiti caldi, che avevo
ricevuto e altri che ho comprato. Il più grande di questi adolescenti ha 15
anni, hanno madri assenti o tossicodipendenti o semplicemente solitudini
invisibili …
Ariel e Demian questa
settimana avevano forte mal di denti, mi hanno chiesto di calmare il dolore,
hanno rispettivamente 10 e 9 anni e un grande abbandono in tutti i sensi; non
sapevo cosa dare loro, fino a quando non ho ottenuto un farmaco, anche se non
riuscivo ancora a portarli dal dentista. Con dolore ma con un enorme sorriso e
abbraccio mi dicono grazie.
Lautaro è un ragazzo arrivato
due giorni fa, è venuto perché un amico lo ha invitato a venire, l'ho visto
triste e questo amico mi dice: Vedi se puoi parlare con Lauti da sola, perché
so che tu lo puoi aiutare. Ha 13 anni, credo anche Lautaro; ho chiesto ai
ragazzi che erano in ufficio di andarsene perché dovevo parlare con Lauti da
sola e nel giro di due minuti ha iniziato a raccontarmi della sua vita -
Signore, non ho ancora il coraggio di scriverla. Penso che se ne sia andato più
sollevato.
Qualche giorno fa ho incontrato un’altra amica che lavora
con i carcerati…
Questa mattina ho pregato con l’Ufficio delle letture e
il testo di Basilio Magno è stato un pugno nello stomaco perché era proprio
diretto a me:
«Eviti di incontrarti con chi ti potrebbe chiedere qualche
spicciolo. Tu non conosci che una frase: “Non ho nulla e non posso dar nulla,
perché sono nulla tenente”. In effetti tu sei veramente povero, anzi privo di
ogni vero bene. Sei povero di amore, povero di umanità, povero di fede in Dio,
povero di speranza nelle realtà eterne».
Faccio quello che posso. Non posso andare con i bambini
di strada, in carcere, in Guinea Bissau… Ma sentire le esperienze dei miei
amici mi dà grande gioia perché mi fa dire: “Almeno c’è qualcuno che ama
davvero”. Meno male ci sono loro, che fanno quello che non posso fare io. E
meno male che siamo insieme!
"Farsi santi insieme". che grande chance!
"Farsi santi insieme". che grande chance!
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