martedì 9 luglio 2019

A Ostia cercando sant'Agostino



«Lei ed io soli, appoggiati a una finestra prospiciente il giardino della casa che ci ospitava, là, presso Ostia Tiberina, lontani dai rumori della folla… Conversavamo, dunque, soli con grande dolcezza. Dimentichi delle cose passate e protesi verso quelle che stanno innanzi… elevandoci con più ardente impeto d'amore verso l'Essere stesso, percorremmo su su tutte le cose corporee e il cielo medesimo, onde il sole, la luna e le stelle brillano sulla terra».

Chissà qual era la casa dove Agostino e la mamma Monica erano ospiti a Ostia. Ho passeggiato a lungo tra le l ville e le insule per avere un’idea della città di allora. A la tomba dove fu sepolta Monica? Forse è una di quelle che fiancheggiano la strada fuori della porta della città all’uscita del decumano. E sono stati a pregare nella basilica cristiana di cui testano ancora le colonne?
Chissà come doveva essere bella la città romana, se ancora oggi le sue rovine sono così belle e imponenti?

Approfittando della domenica dei musei e siti gratuiti sono stato a Ostia Antica. Contrariamente a quanto dichiarato dal ministero per i beni culturali ho dovuto pagare il biglietto, ma ne è valsa la pena.
Una passeggiata meditazione, tra le terme (anche Agostino racconta di essere andato a farvi il bagno subito dopo la morte della mamma), l’anfiteatro, la curia, i templi, le botteghe, i porticati, le osterie… Antichi ruderi, ma non una città morta, sembra ancora viva e pare di sentire le voci dei passanti.
Quanti tesori belli, che allargano l’anima.


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