Chi non ricorda l’episodio della vita di santa
Teresa di Gesù Bambino quando, da piccola, tornando a casa di sera tardi,
assieme al papà, alza gli occhi al cielo e vede nella costellazione di Orione le
stelle che disegnano una T? “Il mio nome è scritto in cielo”, esclamò.
Non pensava al vangelo di oggi, ma Gesù dice
proprio la solita cosa.
I discepoli tornano felici dopo aver compiuto la
missione alla quale Gesù li ha invitati e raccontano tutto quanto è avvenuto. (Già
questo mi piace! Condividere subito la gioia di quanto si è vissuto, raccontare
le cose belle operate da Dio attraverso di noi…)
Gesù condivide la loro gioia per quanto hanno
compiuto, e spiega che proprio mentre loro erano in missione, egli vedeva il
diavolo estromesso dal cielo.
Il diavolo cade dal cielo sulla terra e i discepoli
salgono dalla terra al cielo! Meraviglioso scambio di posizione.
Poi ricorda che c’è qualcosa di ben più grande
di cui gioire: la certezza dell’amore di Dio: “Rallegratevi perché i vostri
nomi sono scritti nei cieli”.
Isaia immaginava che Dio avesse disegnato il
nostro nome sulle palme delle sue mani per ricordarsi sempre di noi (Is 49,
16). È come dire che siamo davvero nel cuore di Dio, che gli stiamo a cuore,
che ci ama immensamente e che è lui che ci salva.
San Paolo afferma che la nostra vostra vita è
ormai “nascosta” con Cristo in Dio (Col 3, 3); nascosta, nessuno può rubarla!
Gesù stesso ci ha assicurato che è andato a
prepararci un posto! (Chissà come sarebbe stato contento Checco Zalone, quello
del film “Qua vado?” se l’avesse saputo)
Stasera proverò a vedere dov’è scritta in cielo
la mia F.
Nessun commento:
Posta un commento