lunedì 4 marzo 2019

Il segreto di padre Rino


Linda mi ha mandato un libretto su suo fratello, p. Rino Martignago, nel quale, assieme ad un amico, racconta la grande meravigliosa avventura di questo incredibile missionario.
È stato sicuramente il migliore di noi (quando l’ho detto al mio superiore mi ha giustamente risposto: “Ci vuole poco a essere migliore di te”).
Quando è morto, pochi mesi fa, anch’io ho scritto due righe sul mio blog:
Ma ora, dal racconto di Linda, si conosce il segreto di una vita così bella e difficile.
Nel 1991, durante un periodo di ritiro ad Aix, aveva avuto una profonda esperienza spirituale che ha raccontato in poche parole:

«Da tempo, nella preghiera, chiedevo a Gesù che mi rivelasse il Padre, che mi donasse una relazione con il Padre, come l’aveva lui. Questo dono è arrivato durante il ritiro, meditando il testo dell’Annunciazione. Ho visto Dio che si è chinato, come per inginocchiarsi davanti a Maria, e che la guardava negli occhi e le diceva: “Gioisci, piena di grazia, io sono con te”. Allo stesso modo ho visto me stesso al posto di Maria e Dio che mi guardava e mi diceva le stesse parole.
In quel momento ho sentito, in modo mai sperimentato prima, la paternità, la tenerezza, l’amore e la vicinanza di Dio…
Ogni giorno nei miei dialoghi con il Padre Gli chiedo che lo Spirito Santo realizzi in me il Suo sogno: che io sia Gesù, che lo sia per Maria, per la Sua gioia e per amore dei fratelli, nonostante l’esperienza quotidiana delle mie debolezze e ambiguità.
Questa realtà è la mia forza per restare qui e la mia gioia profonda di vivere che amo esprimere con il canto di Maria, il Magnificat…
Dopo un anno posso affermare che questa relazione con il Padre è sempre nuova e sempre più profonda e a volte ho l’impressione di pregustare un po’ quello che sarà il Paradiso».


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