Camminare insieme

Tutti abbiamo bisogno di un aiutino, di un accompagnamento, di una presenza amica accanto che ci dia sicurezza. Anche quando si è grandi e vaccinati (nessun riferimento al pro o no vax…). Non siamo fatti per stare da soli, ma per camminare insieme.

Gesù lo sapeva bene. Da questo bisogno nascono forse i diversi “detti” che egli ha pronunciato in varie occasioni e che Luca raccoglie sapientemente assieme nel vangelo di questa domenica.

Abbiamo bisogno di essere accompagnati, ma non da una persona cieca, sennò chissà dove andiamo a finire.

Abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a toglierci un bruscolo dall’occhio, a farci vedere le cose che non vanno nella nostra vita, a farci guardare con oggettività la realtà, per aiutarci a migliorare, ma non da una persona che non ci vede bene perché ha… una trave nel suo occhio! (sempre paradossale, Gesù; sapeva farsi ascoltare e farsi capire).

Abbiamo bisogno di qualcuno che sappia trovare le parole giuste, di cui tante volte abbiamo bisogno, che ci consoli, ci insegni a perdonare, a prendere le decisioni giuste, ma se ha il cuore inquinato chissà che consigli cattivi o almeno fuori posto ci darà. Un frutto buono viene soltanto da un albero buono.

Se noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci stia accanto, che ci voglia bene, che ci aiuti di tanto in tanto, con descrizione, senza paternalismo, con amicizia sincera, con sapienza e affetto… forse anche gli altri si aspettano altrettanto da noi.

Allora mi ci vuole l’occhio puro, un cuore buono, e devo aver accumulato almeno un po’ di sapienza, un tesoro “buono”, come dice Gesù. Non posso dare ciò che non ho.

Come si coltiva un cuore buono e come si ammassa un tesoro buono?

La risposta la troviamo nel versetto successivo del Vangelo, che questa domenica non leggiamo. Gesù infatti continua dicendo: “Perché mi chiamate: Signore, Signore! E non fate quello che dico?”.

Ciò che fa buono il cuore dell’uomo e lo arricchisce di sapienza – quella che si potrà poi distribuire anche agli altri – è l’ascolto attento, costante e soprattutto fattivo della Parola di Dio.