«Il
cosmo ha una voce, una musica, un canto, è pieno di vibrazioni e tutto pervaso
dalla presenza di Dio. Come ascoltare questa voce che risuona nel silenzio
cosmico?... La sentiamo quando stormiscono le fronde, quando sibila il vento o
scroscia la pioggia, la sentiamo nel fremito della natura che si risveglia in
primavera e nel gemito degli alberi che si spogliano in autunno. Per metterci in
sintonia con questa presenza di Dio attorno a noi, dentro di noi e nella Parola
abbiamo bisogno di recuperare un bene sempre più prezioso e raro, nella nostra
società del rumore e dell’eccesso d’immagini: il silenzio».
Questa
è Madre Anna Maria Canopi, che ho avuto la gioia di incontrare pochi mesi fa.
https://fabiociardi.blogspot.com/2018/09/visita-allisola-san-giulio-e-madre.html
Ieri
è partita per il Cielo, proprio nella festa di san Benedetto
Rina,
così si chiamava, nata nel 1931, nel 1973 fondò il monastero Mater Ecclesiae
nell’isola di San Giulio, sul lago d’Orta, dove sono stato a trovarla.
Mi
raccontò della sua vocazione, di quando, studente, nei suoi spostamenti per
andare all’università pregava i salmi, quella la parola di Dio che l’ha
forgiata.
Penso
sperimentasse fin da allora quello che ha scritto nel suo ultimo libro:
«Con
l’uomo Dio ha instaurato un dialogo d’amore. Dio gli parla e l’uomo gli
risponde con le parole che lo stesso Spirito del Signore gli suggerisce. È la
“preghiera” in senso più proprio. Essa nasce nel cuore e può essere anche senza
parole: un semplice sentirsi sotto lo sguardo del Signore con riverenza,
ammirazione, gratitudine e adorazione. Si può dire che lo stesso respiro vitale
dell’uomo è preghiera».
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