In via Aurelia, su
una settantina di persone, siamo soltanto 3 italiani.
Le
messe sono in tutte le lingue, e anche quando sono in italiano… spesso sembrano in altre lingue.
Oggi
ha presieduto, in italiano, Julius del Lesotho.
Iniziando ha utilizzato una parola che non sentivo da tanto tempo.
Si riferiva
a come si sente una persona debole e piccola quando si prende coscienza di essere nelle braccia di Dio: un “esserino”...
Mi
ha fatto impressione questa parola - esserino - anche perché pronunciata da un uomo tozzo, ben piantato,
con una bellissima voce di basso.
Un
esserino! parola dolcissima, che fa pensare alla delicatezza dell'amore materno.
Chissà
dove è andata a pescarla quella parola.
Era più bella sentita pronunciare da lui.
Non
avrei mai pensato che Dio mi potesse considerare come un esserino di cui prendersi cura…
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