martedì 12 marzo 2019

Tradimento e misericordia


Dopo tre giorni di primavera questa mattina è tornato il freddo. La neve è scesa sulle montagne attorno, fermandosi alle porte di Cosenza. La città, nei brevi momenti liberi, continua ad affascinarmi con i suoi squarci sempre nuovi.
I colloqui con le persone che seguono gli esercizi mi aprono gradatamente anche spiragli interiori di vita, spaccati del mondo segreto della città.
Il pranzo con le suore messicane che gestiscono una mensa per i poveri mi ha mostrato altre miserie e situazioni di estremo disagio, assieme a tanta generosità di persone che offrono beni e tempo per assistere i più bisognosi. Sofferenze e bene nascosti.


Continuano gli esercizi spirituali. La chiesa ogni sera è piena, in un ascolto attento e commosso della rievocazione del cenacolo di Gesù.
Oggi siamo entrati nel mistero del tradimento e della misericordia.

«Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo…» (Gv 13, 2). Anche Pietro, il primo tra gli apostoli, la roccia, sta per crollare. Tutti gli apostoli si disperderanno lasciando il Maestro da solo. Nel momento in cui Gesù manifesta l’amore più grande, si vede respinto, tradito, rinnegato, lasciato solo. Dove sono quelli che ha appena chiamato “amici”?
Quei Dodici siamo noi. Cosa fare davanti ai nostri tradimenti, rinnegamenti, fughe? Continuare a riporre la fiducia nella sua misericordia: egli rimane fedele per sempre.


Mi sono venute in aiuto le parole di papa Francesco: «Gesù ci ha amato. Gesù ci ama. Senza limiti, sempre, sino alla fine. L’amore di Gesù per noi non ha limiti: sempre di più, sempre di più. Non si stanca di amare. Nessuno. Ama tutti noi, al punto da dare la vita per noi. Sì, dare la vita per noi (…). E ognuno di noi può dire: “Ha dato la vita per me”. Ognuno. Ha dato la vita per te, per te, per te, per me, per lui… per ognuno, con nome e cognome. Il suo amore è così: personale. L’amore di Gesù non delude mai, perché Lui non si stanca di amare, come non si stanca di perdonare, non si stanca di abbracciarci. (…) Gesù ci ha amato, ognuno di noi, sino alla fine».

La sua fedeltà dà a noi la possibilità di essere fedeli. L’amore non è infatti la passione di un giorno. Senza durata l’amore non è amore, non può andare in profondità. Una causa, se vera, la si sposa per sempre. Non è amore un amore senza storia.... Il cammino della vita non è mai lineare, si presenta spesso contorto, sinuoso, con tappe impreviste, delusioni. Anche l’infedeltà può far parte di questa storia, come le lacrime, il pentimento, la voglia di ricominciare.

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