L’iconografia
raffigura la discesa dello Spirito su Gesù nel momento in cui Giovanni lo
battezza.
Tutti e
tre i Sinottici narrano invece che i cieli si aprirono, lo Spirito discese e il
Padre parlò, dopo il battesimo, quando Gesù era uscito dal Giordano, non nel Giordano.
Luca fa
allontanare Gesù dal fiume e lo ritrae in preghiera e proprio durante la
preghiera accade l’evento straordinario nel quale tutta la Trinità si
manifesta.
Chissà
dove si era ritirato Gesù.
Dopo la recente
visita al Giordano, proprio sul luogo nel quale Giovanni battezzava, mi è più
facile collocare quel momento di luce. È un luogo nel quale c’era un guado, lo
stesso attraversato da Giosuè per la conquista di Gerico, e quindi frequentato
al tempo del Battista. Questo spiega anche perché tanti venissero facilmente da
lui.
Adesso il
fiume è circondato da canneti e dai più vari arbusti, con il deserto attorno, proprio come doveva
essere al tempo di Gesù.
Guardando
quei luoghi mi sono immaginato la capanna che Gesù s’era costruito poco
distante, quella nella quale invitò Andrea a Giovanni ad andare a trovarlo, e
dove i due rimasero tutto quel pomeriggio.
Forse dopo
il battesimo si trovava lì, da solo, in preghiera, quando si aprirono i cieli.
A
differenza di Matteo, dove il Padre parla a tutti, in Luca (come in Marco) egli
si rivolge proprio al Figlio suo, l’Amato. Non parla alle folle, che non ci sono,
ma proprio a lui, per fargli conoscere la sua identità, la missione. È lo
Spirito che gli fa intendere la voce del Padre e gli fa prendere coscienza in
maniera nuovissima di essere davvero il Figlio di Dio e di essere l’Amato.
Gesù è in
preghiera, come Luca ama spesso ritrarlo specialmente nei momenti più
importanti della sua vita.
Perché
scenda lo Spirito si richiede la preghiera.
Anche nel
cenacolo Maria e gli apostoli attendevano lo Spirito stando in preghiera.
Sicuramente
anche Maria, all’annunciazione, si trovava in preghiera quando scese su di lei
la Potenza dell’Altissimo.
È l’esperienza
di Gesù che continua.
Anche per
noi, con il battesimo, i cieli si aprono, anche su di noi scende lo Spirito,
anche a noi il Padre dice che siamo i suoi figli amati. Ma per poterlo capire e
vivere, occorre mettersi in preghiera.
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