La notte di Natale gli angeli a Betlemme non hanno
fatto tanti fuochi d’artificio e tanti botti come quelli di questa notte d’anno
nuovo a Nazareth. Indimenticabile.Il primo giorno dell’anno tutta luce: il sole splendente, il
Tabor che ci ricorda il bagliore che avvolse Gesù, la grotta di Nazareth dove
la Luce venne nelle tenebre.Nella giornata c’è anche posto per Cana di Galilea. La chiesa cattolica, che si visita abitualmente, è chiusa, così come la chiesa greco ortodossa. Ci inoltriamo allora alla chiesa melchita, dove ci accoglie con inaspettato calore p. Simon. Un fuori programma provvidenziale, che ci consente di entrare subito nel mondo palestinese e in quello palestinese Cristiano.
Il pomeriggio tutto Mariano con la fontana della Vergine, la casa di Giuseppe e della sacra Famiglia, la grotta dall’annunciazione.
Come non ricordare le indimenticabili parole di Paolo VI quando venne qui a Nazareth il 5 gennaio 1964?
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