… ho deciso
di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne
un resoconto ordinato…
In quel
tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito… aprì il rotolo e
trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me… Allora
cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete
ascoltato (Lc 1,1-4; 4,14-21).
Il
Vangelo della domenica riporta l’inizio del Vangelo di Luca, nel quale l’evangelista
spiega la sua passione per la ricerca e per la storia: vuol conoscere e far
conoscere gli eventi così come sono accaduti; Gesù non è un mito, ma
una concreta persona, realmente vissuta.
Lo
studio è una componente importante per la conoscenza della Sacra Scrittura. Nel
corso degli anni, nella mia lectio continua della Bibbia, mi sono servito di
tantissimi commenti. Adesso sto leggendo il libro dei Numeri, facendomi
accompagnare da Dennis T. Olson. Precedentemente ho letto la Genesi, con l’aiuto
di due volumi di Ravasi, prima ancora le lettere a Timoteo a commento di Giovanni De
Virgilio.
Mi
piace conoscere i luoghi, servendomi delle carte geografiche della Bibbia, gli
eventi storici, il significato delle parole nella lingua originale… Quella
della Sacra Scrittura non è una sapienza, una morale o una filosofia astratta, è una storia
di uomini e di popoli, di concreti interventi di Dio.
Il
Vangelo della domenica, dopo l’inizio del Vangelo di Luca, riporta anche l’inizio
del ministero di Gesù. La sua lettura del profeta Isaia nella sinagoga di Nazareth
si conclude con l’affermazione: "Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato".
Non
basta studiare la Scrittura, occorre che essa si compia nella nostra vita,
altrimenti rimane erudizione.
Il passaggio
dalla lettura-studio al vissuto-compimento avviene per opera dello Spirito Santo, quello Spirito che Gesù
afferma essere sopra di lui: "Lo Spirito del Signore è sopra di me". E' lui che porta a compimento quanto Gesù ha appena
letto.
Luca ricorda che tutta la vita di Gesù è animata dallo Spirito: è
concepito per opera dello Spirito Santo, lo Spirito scende su di lui dopo il
battesimo, lo guida nel deserto, lo porta a Nazareth… e poi lo accompagna per
tutta la vita fino a quando, come dice il Vangelo di Giovanni, egli rese lo
Spirito e quindi morì, per poi riceverlo di nuovo e risorgere.
Anche
per noi occorre lo Spirito per capire le parole del Signore, secondo la
sua promessa: “Vi manderò lo Spirito Santo e vi ricorderà tutte le mie parole”,
e per viverle.
Mi
piace l’esempio di Origene, all’inizio del III secolo. Fu il più grande erudito:
compose le Esapla, un’edizione dell’Antico
Testamento dove, su sei colonne parallele, scrisse il testo ebraico, la trascrizione
in caratteri greci, le versioni greche di Aquila, di Simmaco, dei Settanta, di
Teodozione. Voleva conoscere a fondo il testo originario in tutte le sue sfumature.
Nello stesso tempo è il più grande commentatore allegorico e spirituale, colui che, perché legato al testo, può permettersi le interpretazioni più lontane dalla lettera del testo.
La
lettera e lo Spirito, inscindibili per entrare nella Parola di Dio. La passione
per il testo e il contesto, insieme alla docilità allo Spirito e alla libertà
dello Spirito.
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