Questa volta la recensione è d’autore!
Su “Il Sole 24 ore” di domenica 23
settembre, il card. Ravasi, dopo aver parlato di un’opera riguardante Edith
Stein, prende in esame il libro di Chiara Lubich “Parole di Vita”:
Il
volume che inaugura la collana svela già nel titolo il rimando alla sorgente,
la Bibbia, “Parole di Vita”. Siamo lontano dalle vette del pensiero e dello
stile di Edith Stein; nelle circa 350 brevi meditazioni di Chiara procediamo,
invece, nella valle della semplicità
quotidiana. Si assume una frase prevalentemente neotestamentaria e la si fa
sbocciare; come scrive il curatore Fabio Ciardi, non sono commenti esegetici né
riflessi intimistici, ma “una lettura carismatica, uno sprazzo di luce, un sussulto
di gioia, un deciso impulso a mettere in pratica, a vivere”. Per questo sono
messaggi destinati ai molti che la seguono e che si confrontano con l’esistenza
illuminandola con la stella della Parola divina.
Sì, perché l’ermeneutica di questa Parola
suprema viene cercata nell’immanenza polverosa della vita, che in tal modo
viene irradiata da una Vita trascendente. Alla base di questa vasta sequenza di
frammenti spirituali c’è la certezza che “il Vangelo non subisce l’usura del
tempo” e l’arco cronologico così largo (dal 1943 al 2006) dimostra la permanenza
della Parola nella fluida variabilità della storia. La stessa mutevolezza dei destinatari
di queste riflessioni, uomini e donne, giovani e adulto, preti e laici, conferma
che lo Spirito di Dio non conosce barriere e frontiere. Lo ha attestato papa
Francesco visitando lo scorso maggio la cittadella di Loppiano, vero e proprio
cuore di un Movimento che là esprime un’universalità e una serie di altre
iniziative ramificate altrove nell’economia, nella musica, nell’editoria, nell’ecumenismo,
nella pastorale familiare, nel dialogo interculturale e interreligioso.
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