lunedì 17 settembre 2018

In Camargue tra storia e tradizione



Con Maria, ai piedi della croce, c’erano Maria di Magdala, Maria di Cleofa, le tre Marie: così Giovanni. Per Marco c’erano la madre di Giacomo il minore e di Ioses, insieme a Salome, la madre dei figli di Zebedeo. Per Luca c’erano semplicemente le donne, quelle che avevano seguito Gesù dalla Galea e che gli erano sempre rimaste fedeli.
Fatto sta che anche loro, assieme ai discepoli, subirono le persecuzioni. I tre fratelli di Batania, Marta, Lazzaro e Maria (erroneamente detta di Magdala, mentre appunto era di Betania) dovettero fuggire. Con loro si unirono altre due Marie, la madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome (perché l’abbiamo ribattezzata Maria non si sa). Con loro, sulla barca senza vela e senza remi, si unì Sara, il cui nome appare in uno dei Vangeli apocrifi, una egiziana che sembra sia stata una delle mogli di Ponzio Pilato.
Tra storia e leggenda, la barca approdò in Provenza e più esattamente in Camarga. Lazzaro andrò a Marsiglia e divenne il primo vescovo della città, Marta a Tarascona, Maria Maddalena a Saint-Maximin-la Sainte-Baume, Maria Salomè, Maria di Giacomo e Sara la Nera rimasero in Camargue, nel luogo che oggi si chiama Saintes-Maries-de-la-Mer.


Saintes-Maries-de-la-Mer
Il desiderio accarezzato da tanto tempo, di andare a Saintes-Maries-de-la-Mer oggi pomeriggio si è finalmente realizzato.
Da Aix si scende verso il mare, percorrendo la Camargue, una regione selvaggia e coltivata, con acquitrini, lagune con fenicotteri e gli uccelli più vari, campi sterminati di riso, girasoli, vigneti, insieme alla macchia mediterranea, pascoli dove scorrazzano cavalli bianchi e mandrie di bovini neri… un piccolo paradiso terrestre.
Saintes-Maries-de-la-Mer ne è il cuore, un paese di mare, con le case basse e le vie strette, tutto raccolto attorno al santuario delle due Marie e di Sara la Nera, sorto nei primi secoli del cristianesimo e divenuto una roccaforte a difesa dei saraceni, oggi il luogo sacro di pellegrinaggio degli zingari di tutta Europa.
Al di là del folclore, una volta messo piede nella chiesa si è subito avvolti da un clima sacro di preghiera. Le mura sono coperte di ex voto e di segni della più varia devozione. Anche oggi molte persone erano in silenziosa preghiera e tutto invitava alla preghiera. Se non altro ricorda le donne fedeli, che hanno seguito Gesù fino ai piedi della croce, che hanno unto il suo corpo, che per prime l’hanno visto risorto. Pare ancora di sentire l’unguento profumato…


La chiesa di san Luigi e Aigues-Mortes
Sulla via del ritorno non potevo non passare da un’altra cittadina della Camargua, che ricorda un altro santo, san Luigi dei Francesi, Aigues-Mortes. Saintes-Maries-de-la-Mer è un pesetto, questa ha la possenza della grande città medievale, contenuta in una possente cinta muraria, una grande fortezza. San Luigi l’aveva costruita come porto sul Mediterraneo del suo regno e come luogo di partenza delle Crociate.
Due mondi diversi, semplice, romantico, leggendario il primo, altero, guerriero rigorosamente storico il secondo. Due facce di una grande tradizione ancora viva.


Nessun commento:

Posta un commento