Con Maria, ai piedi della croce, c’erano Maria di
Magdala, Maria di Cleofa, le tre Marie: così Giovanni. Per Marco c’erano la
madre di Giacomo il minore e di Ioses, insieme a Salome, la madre dei figli di
Zebedeo. Per Luca c’erano semplicemente le donne, quelle che avevano seguito
Gesù dalla Galea e che gli erano sempre rimaste fedeli.
Fatto sta che anche loro, assieme ai discepoli,
subirono le persecuzioni. I tre fratelli di Batania, Marta, Lazzaro e Maria (erroneamente
detta di Magdala, mentre appunto era di Betania) dovettero fuggire. Con loro si
unirono altre due Marie, la madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome
(perché l’abbiamo ribattezzata Maria non si sa). Con loro, sulla barca senza
vela e senza remi, si unì Sara, il cui nome appare in uno dei Vangeli apocrifi,
una egiziana che sembra sia stata una delle mogli di Ponzio Pilato.
Tra storia e leggenda, la barca approdò in Provenza e
più esattamente in Camarga. Lazzaro andrò a Marsiglia e divenne il primo
vescovo della città, Marta a Tarascona, Maria Maddalena a Saint-Maximin-la Sainte-Baume,
Maria Salomè, Maria di Giacomo e Sara la Nera rimasero in Camargue, nel luogo
che oggi si chiama Saintes-Maries-de-la-Mer.
Saintes-Maries-de-la-Mer |
Il desiderio accarezzato da tanto tempo, di andare a Saintes-Maries-de-la-Mer
oggi pomeriggio si è finalmente realizzato.
Da Aix si scende verso il mare, percorrendo la
Camargue, una regione selvaggia e coltivata, con acquitrini, lagune con
fenicotteri e gli uccelli più vari, campi sterminati di riso, girasoli,
vigneti, insieme alla macchia mediterranea, pascoli dove scorrazzano cavalli
bianchi e mandrie di bovini neri… un piccolo paradiso terrestre.
Saintes-Maries-de-la-Mer ne è il cuore, un paese di
mare, con le case basse e le vie strette, tutto raccolto attorno al santuario
delle due Marie e di Sara la Nera, sorto nei primi secoli del cristianesimo e
divenuto una roccaforte a difesa dei saraceni, oggi il luogo sacro di
pellegrinaggio degli zingari di tutta Europa.
Al di là del folclore, una volta messo piede nella
chiesa si è subito avvolti da un clima sacro di preghiera. Le mura sono coperte
di ex voto e di segni della più varia devozione. Anche oggi molte persone erano
in silenziosa preghiera e tutto invitava alla preghiera. Se non altro ricorda
le donne fedeli, che hanno seguito Gesù fino ai piedi della croce, che hanno unto
il suo corpo, che per prime l’hanno visto risorto. Pare ancora di sentire l’unguento
profumato…
La chiesa di san Luigi e Aigues-Mortes |
Sulla via del ritorno non potevo non passare da un’altra
cittadina della Camargua, che ricorda un altro santo, san Luigi dei Francesi, Aigues-Mortes.
Saintes-Maries-de-la-Mer è un pesetto, questa ha la possenza della grande città
medievale, contenuta in una possente cinta muraria, una grande fortezza. San
Luigi l’aveva costruita come porto sul Mediterraneo del suo regno e come luogo
di partenza delle Crociate.
Due mondi diversi, semplice, romantico, leggendario il
primo, altero, guerriero rigorosamente storico il secondo. Due facce di una
grande tradizione ancora viva.
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