La chiesa della missione degli Oblati ad Aix |
E cominciò a insegnare loro
che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli
anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre
giorni, risorgere (Mc 8, 27-35).
Ha risposto bene, Pietro. Tu
sei veramente il Cristo, l’inviato di Dio a salvarci.
Come compirai questa opera,
quale via seguirai?
Pietro aveva visto come avevi dominato la forza scatenata
del mare, come avevi moltiplicato i pani per sfamare le folle. Non aveva dubbi,
saresti intervenuto «con braccio forte e mano potente», come si diceva di Dio
nell’Antico Testamento. Avresti cacciato gli invasori, liberato dal male e con
autorità divina avresti instaurato un’era nuova di giustizia e di pace. Questo
si aspettava dal Messia.
Veramente tu sei il
Salvatore, traghetterai la nostra umanità verso la terra promessa, ma per una
via che non ci saremmo mai immaginati, quella dell’umiliazione, della
sofferenza, della morte. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, ed essere
rifiutato, venire ucciso.
Non il Forte ma il debole, non il Vincente ma il
perdente, il legno della croce invece del bastone del comando.
Il Messia per
liberare l’uomo sarà fatto prigioniero, per ridargli dignità dovrà essere
umiliato, per ridisegnare sul suo volto l’immagine di Dio sarà sfigurato, per
dare la vita dovrà subire la morte.
Come potevamo immaginare che avresti scelto la via della condivisione della nostra sorte? Entri dentro il nostro patire, il nostro male, il nostro morire. Fai tua la condizione umana, fino a raggiungerne il fondo. Soltanto così, dal di dentro, dal di sotto, potrai immettervi il germe della rinascita e farci risalire alla pienezza della vita.
Pietro non può credere che
sia questa la via del Messia. Ti vuole troppo bene per accettare che tu sia
condotto a morire. Vuole troppo bene a se stesso per accettare di condividere
la tua sorte, perché ha capito che se tu morirai, morirà anche lui: il suo
destino è ormai indissolubilmente legato al tuo.
Forse anche noi sogniamo la
vita come una marcia trionfale, come un cammino ricoperto di rose e fiori, disseminata
di gioie e successi… Ma come potrà essere diversa dalla tua, se ci hai chiamato
a seguirti? E noi vogliamo seguirti sulla via della vita, costi quello che costi, sicuri che ci condurrà al
“terzo giorno” della risurrezione.
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