Mi
fanno pena i super cattolici pieni di zelo, nuovi farisei che sarebbero pronti
a mandare ancora una volta in croce Gesù perché non osserva il sabato o perché
annuncia la distruzione del tempio.
Con
Gesù non possono più prendersela perché è salito al cielo, allora si
scaraventano contro il suo Vicario, cominciando col dire che non lo è, che è
semplicemente un impostore.
Oggi
si scagliano contro Papa Francesco, inneggiando a Benedetto XVI, ma a suo tempo
denigravano Benedetto XVI a favore di Giovanni Paolo II, che hanno denigrato
rimpiangendo Pio XII, ma era meglio Pio X, anzi Pio IX, anzi Innocenzo III, o forse
Gregorio Magno, anzi Leone Magno, ma alla fine neanche Pietro si salva, anzi,
figuriamoci, Pietro, che ha tradito Gesù...
Loro
invece sono i paladini dell’ortodossia e per essa sono pronti a crocifiggere di
nuovo papa Francesco, come sarebbero pronti a crocifiggere di nuovo Gesù.
Quasi
quasi mi verrebbe voglia di cantare un canto integrista d’altri tempi: “Sempre
col Papa, fino alla morte, che bella sorte sarà per me!”.
Lo
cantano anche i super cattolici, ma hanno davanti a loro un papa etereo, inesistente.
Il
papa di oggi si chiama Francesco.
Grazie p. Fabio, non ml è mai passato per la mente anche da molto piccola che il papa non fosse il vicario di Cristo. Figuriamoci con questa sua figura così somigliante nella parola e pratica a Gesù. Giuliana
RispondiEliminaGrazie padre, ben detto sei sempre chiaro e sincero. Penso che esprimi tanticipo di noi che vogliamo bene a questo papà ed anche i suoi predecessori
RispondiEliminaCarissimo padre Fabio,
RispondiEliminasaluti da Mphangwe Prayer Centre in Zambia.
Sono p. Angelo Luigi Fratus, missionario monfortano.
Io l'ho conosciuta nel periodo del seminario negli anni settanta quando venne a farci una conferenza nel nostro Scolasticato di via Prenestina. Così come avevo conosciuto gli studenti della sua congregazione al Laterano.
So la sua passione per la Vita Consacrata. Ho letto il suo bel libro sulla Vita comunitaria.
Rispetto il Papa Francesco e prego per lui,
tuttavia non mi sento in sintonia con le sue parole che mi sembrano troppo di lode,
ignorando ciò che il Vescovo Viganò chiede con la sua testimonianza,
e cioè la semplice risposta se il Papa Francesco sapesse della situazione critica del Cardinale Carrick già dal 2013,
e poi se la rete omosessuale grava e prende sempre più spazi nella Chiesa, comee se fosse una cosa normale.
Si dovrebbe rispondere a queste domande.
La Chiesa sta aspettando.
Grazie per l'ascolto.
P. Angelo Luigi Fratus smm