Tutti santi, ma come?
È terminata la tre giorni di
festa per i 200 anni della fondazione degli Oblati. Al suo culmine, la
celebrazione dell’Anno santo della misericordia.
A me il colpito, questa mattina,
di dettare un breve pensiero di meditazione su quell’idea e quell’esperienza di
misericordia che ha dato vita, 200 anni fa, agli Oblati.
Ho così letto poche righe delle note
che sant’Eugenio scrisse in occasione del ritiro che precedette la sua
ordinazione sacerdotale. Era estasiato di come Dio si vendicava di lui
peccatore: lo invitava a diventare sacerdote; era così che Dio si vendicava,
raddoppiando l’amore. Così canta di lui:
«Sei l’amico generoso, che si è
dimenticato di tutte le mie ingratitudini: mi aiutarmi con forza come se ti
fossi sempre stato fedele».
Poi ricorda le tre parabole della misericordia: il padre che accoglie il
figlio minore che era fuggito, il pastore buono che va in cerca della pecora
smarrita, il buon Samaritano che si prendere cura dell’uomo ferito:
«Sei il mio tenero padre,
Hai portato questo ribelle sulle vostre
spalle
lo hai
riscaldato sul tuo cuore, lo hai curato nelle sue piaghe:
mi pare che tu abbia riservato
la tua misericordia a me soltanto».
Conclusione: «Amo sprofondarmi
nell’oceano della misericordia di Dio… Dio infinitamente misericordioso. Mio
Dio, più ricordo dei miei peccati, più ricordo la tua misericordia, perché tu
sei il mio Dio!».
Ho concluso con una riga del suo
diario, quando ormai Eugenio, vescovo di Marsiglia, è anziano. Uno dei momenti
più belli per lui era quando portava il Santissimo Sacramento in processione per
le strade della città e dei paesi. Era il momento in cui la confidenza con il
Signore si faceva più tenera e intensa. Ecco dunque quanto scrive dopo una di
queste processioni:
«Il pensiero dei miei peccati avrebbe dovuto
spaventarmi, ma mi sembra che in questi momenti preziosi la misericordia del
mio Salvatore assorba ogni paura, ogni terrore e che nel mio cuore ci sia posto
solo per la fiducia e per l’amore».
È diventato missionario per essere strumento della misericordia
di Dio; ha dato vita ad un gruppo di missionari perché fossero strumenti di
misericordia di Dio. Ossia dell’amore di Dio, un amore concreto, vicino, che
tutto rinnova, che assimila fino a trasformare il peccatore in amore, rendendolo
pienamente figlio di Dio.
Festa di tutti i santi. Appello
alla santità.
Come diventare santi? Accogliendo
la misericordia di Dio, fino a farsi testimoni di tanto amore, fino a diventare
strumenti di misericordia.
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