mercoledì 26 ottobre 2016

Un canto d'amore


Quello che noi chiamiamo col nome di rosa, anche chiamato con un nome diverso, conserverebbe ugualmente il suo dolce profumo. Allo stesso modo Romeo, se portasse un altro nome, avrebbe sempre quella rara perfezione che possiede anche senza quel nome.
E come sei giunto fino a qui? Dai, dimmi come e perché. Le mura del cortile sono irte e difficili da scalare, e questo luogo, considerando chi sei tu, potrebbe significare la morte se qualcuno della mia famiglia ti scoprisse.
Sono indelebili queste parole di Giulietta nella scena del balcone.
Altrettanto indelebili le parole di Romeo:
Ho scavalcato le mura sulle ali dell’amore, poiché non esiste ostacolo fatto di pietra che possa arrestare il passo dell’amore, e tutto ciò che amore può fare, trova subito il coraggio di tentarlo.
Giulietta: E chi ha saputo guidarti fino a qui?
Romeo: È stato amore, che per primo ha mosso i miei passi, prestandomi il suo consiglio, ed io gli ho prestato gli occhi. Non sono un buon pilota: ciò nonostante, anche se fossi tanto lontana quanto la riva abbandonata dove lavano marosi del più remoto dei mari, non esiterei a mettermi in viaggio, per un carico così prezioso.

La stagione del Globe Theatre di Villa Borghese, interamente in legno, a cielo aperto, che riproduce il celebre teatro vittoriano di Londra, è ormai conclusa. In settembre ho fatto a tempo a vedere una delle ultime rappresentazioni di Giulietta e Romeo, un capolavoro immortale, inno all’amore e all’amicizia. 
L’arte è una delle più belle espressioni dell’anima umana.


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