Mi sono seduto accanto a professoroni illustri. Un po’ paludati all’inizio,
piano piano si sono sciolti e si è creato un clima di entusiasmo e di intensa
partecipazione ad un progetto che ci ha appassionati tutti: la pubblicazione
delle opere di Chiara Lubich. Dall'estate 1959, quando apparve Meditazioni,
il suo primo libro, al 2008, data della sua morte, sono stati pubblicati molti suoi
scritti (tradotti poi in varie lingue, non solo europee). E di ogni titolo
italiano sono state fatte varie edizioni. Tanto dunque è stato pubblicato, ma
rimane ancora un patrimonio immenso di altri scritti. Impossibile al momento progettare
un’Opera Omnia, eppure quanto dobbiamo ancora attendere per avere i diari, le
lettere, le conversazioni, le risposte alle domande, i racconti autobiografici…?
Chiara è una protagonista di primo piano nella vita ecclesiale e civile del
Novecento e la sua eredità è patrimonio di tutti, va conosciuta.
Il Centro Chiara Lubich ha pensato che non possiamo aspettare oltre e
si è proposto la pubblicazione di una collana - “Opere di Chiara Lubich” -, che
nel progetto attuale prevede 17 volumi. Per affrontare l'impegnativo piano di
lavoro è stato istituito un Comitato direttivo, affiancato da un Comitato
scientifico di esperti provenienti da varie discipline.
I due comitati che si sono riuniti oggi per discutere insieme il
progetto.
Dunque si comincia. Il primo volume, che apparirà l’anno prossimo,
raccoglierà i commenti alle Parole di vita, a cominciare dalla prima che ci è
pervenuta, datata 1943: “Date e vi sarà dato; vi sarà versata in grembo una
misura buona, piena, traboccante”. Celebri alcune parole di quel primo commento:
«Se tu chiedi, non hai.
Se tu dai, avrai.
Se vuoi chiedere alla pienezza di Dio, chiedi di dare: “dammi di
amarTi, Signore, con amore immenso, come è immenso il Tuo Cuore”».
A curare questo primo volume della collana è stato chiamato un certo
Fabio Ciardi: gli facciamo gli auguri!
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