Ancora
una volta Redi Maghenzani legge per noi la Parola di vita di settembre 2016
Così mi scrive una certa amica che insegna
in un certo carcere:
Quando ero
rientrata in carcere, all’inizio del mese, è stato emozionante essere salutata
dagli alunni dalle finestre delle loro celle. Un giovane nigeriano mi aveva
vista passare da uno dei cortili interni e subito aveva chiesto all’educatrice
che avrebbe voluto farsi accompagnare dalla me per il suo primo permesso premio:
8 ore di scita vigilata.
Oggi l’ho
accompagnato.
Al
rientro era al settimo cielo, anche se un po’ stordito dal mondo di fuori…
Si è
comportato in modo correttissimo e mi non terminava di ringraziarmi per avergli
dedicato del tempo.
Mentre
lo salutavo mi ha detto: “Maestra, oggi sono stato benissimo e l’ho capito
perché non ho mai sentito il bisogno di fumare!”.
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