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maggio 2023: inizia la novena della Pentecoste. Vogliamo farla insieme? Da dove
cominciare? Lasciamoci guidare dallo Spirito Santo. Non è come vento leggero che
“soffia dove vuole” e si porta dove vuole. Così almeno disse Gesù a Nicodemo quando
si incontrarono nel silenzio della notte.
Il
cristiano è una persona guidata dallo Spirito. Come Gesù: “Lo Spirito lo guidò
nel deserto…”. Non si tratta di abdicare alla propria volontà quanto piuttosto
di porre interamente forze, cuore, mente, tutte le proprie capacità a completa
disposizione dell’azione creativa dello Spirito.
La
letteratura cristiana conosce un’immagine suggestiva. Si può pensare il proprio
cammino spirituale come fossimo un navigatore che spinge la sua barca a forza
di remi. Oppure si tirano i remi in barca, si spiega la vela, e ci si lascia
condurre dal vento dello Spirito. Lo Spirito può così compiere l’opera sua. Lasciarsi
condurre con fiducia da lui. Perché lui sa cosa è meglio per noi.
La
docilità allo Spirito non è debolezza. È coraggio! Il coraggio di fidarsi di
Dio, di credere che le sue vie non sono le nostre vie. Il coraggio di
abbandonarsi alla avventura sempre nuova e imprevedibile della sequela di
Cristo. Il coraggio di credere al Vangelo. Il coraggio di mettere tutta la vita
interamente nelle mani di Dio. Non ci resta che ascoltare quella voce e lasciarsi guidare.
Come scrive p. Mario Borzaga ricordando uno dei
primi viaggi in jeep sulle piste del Laos: “La strada lunga 150 Km è polverosa e difficile.
Ciò nonostante a bordo si canta. Quando si incontra un’altra macchina la nube
di polvere è tale da non vedere più nulla. Chiudiamo gli occhi. È bello
camminare con gli occhi chiusi perché ci si sente completamente in Dio. La Fede
ha compiuto il miracolo di farci camminare al buio con gioia”.
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