P. Perbal al centro del primo gruppo di missionari in partenza per il Cameroun nel 1946 |
Dovremmo
iniziare dalla monumentale impresa bibliografica, la Bibliotheca missionum
in 30 volumi cominciata nel 1919 sotto la direzione degli Oblati tedeschi R.
Streit e J. Dindinger e continuata da J. Rommerskirschen e J. Metzler fino al
1975 [Münster, poi Aachen e Freiburg 1919-1975].
Ad
essa si è affiancata la rivista Bibliographia Missionaria, iniziata nel
1933, sempre stata curata dai Direttori della Pontificia Biblioteca
Missionaria, poi diventata Biblioteca della Pontifica Università Urbaniana,
tutti appartenenti agli Oblati. Ai precedenti editori seguono W. Henkel, O.
Dominguez, M. Rostkowski. Dal 1972 al 1976, sotto la direzione di J. Metzler, vengono
pubblicati cinque grossi volumi celebranti i 350 anni della Propaganda fide: Sacrae
Congregationis de propaganda fide memoria rerum. 350 ans au service des
missions.
Pioniere
dello studio della missiologia è certamente p. Albert Perbal, professore
all’Istituto di Propaganda, a Roma, che nel 1935 pubblica Premières Leçon de
Théologie Missionnaire. «Attualmente sono le prime, – scrive il curatore –
poiché in Francia non c’è ancora un Trattato e nemmeno un’introduzione alla
Teologia Missionaria» (p. 3). P. Perbal nel 1932 aveva dato vita qui a Roma a
una associazione, la Conférence Romaine des Missions Catholiques d’Afrique, con
la pubblicazione di una rivista: «Africanae Fraternae Ephemerides Romanae».
Durante il Concilio Vaticano II p. Léo Deschâtelets dava inizio al Sedos
(Service of Documentation and Study), un consorzio che raggruppa più di cento
istituti missionari cattolici e che pubblica dal 1969 una rivista:
«Documentation Sedos», divenuta nel 1978 «Sedos Bulletin».
Sempre
a Roma non possiamo non ricordare il prolungato insegnamento di p. A. Seumois
alla Pontificia Università Urbaniana, che ha prodotto, tra l’altro, 5 volumi: Théologie
missionnaire, Roma 1973-1981.
In
Canada, un istituto di missiologia fu fondato dagli Oblati nel 1931 a Ottawa, assieme
alla rivista «Mission. Revue des sciences de la mission. Journal of Mission
Studies», continuata dal 1967 al 1993 col nome di «Kerygma». L’Université
St-Paul ha organizzato programmi di studi bilingui (anglo-francesi) in
missiologia e dialogo interreligioso.
Potremmo
infine ricordare missiologi più recenti: Joseph Étienne Champagne, Denis
Hurley, Francis George, Macello Zago, Eliseo “Jun” Mercado, Marcel Dumais, Olegario
Domínguez, Achiel Peelman… Adesso gli studi di missiologia degli Oblati si sono
sposati in Polonia.
Abbiamo
una lunga e ricca tradizione di riflessione e di pubblicazioni sulla missione e
sulla nostra vocazione missionaria che non soltanto dobbiamo conoscere, ma
continuare.
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