martedì 9 maggio 2023

Gli Oblati e la missiologia

 

P. Perbal al centro del primo
gruppo di missionari in partenza
per il Cameroun nel 1946
La recente partenza per il cielo dei nostro grandi studiosi della missione, Olegario Domínguez e Achiel Peelman, mi fa ricordare che forse la stessa disciplina teologica della “missiologia” è opera degli Oblati.

Dovremmo iniziare dalla monumentale impresa bibliografica, la Bibliotheca missionum in 30 volumi cominciata nel 1919 sotto la direzione degli Oblati tedeschi R. Streit e J. Dindinger e continuata da J. Rommerskirschen e J. Metzler fino al 1975 [Münster, poi Aachen e Freiburg 1919-1975].

Ad essa si è affiancata la rivista Bibliographia Missionaria, iniziata nel 1933, sempre stata curata dai Direttori della Pontificia Biblioteca Missionaria, poi diventata Biblioteca della Pontifica Università Urbaniana, tutti appartenenti agli Oblati. Ai precedenti editori seguono W. Henkel, O. Dominguez, M. Rostkowski. Dal 1972 al 1976, sotto la direzione di J. Metzler, vengono pubblicati cinque grossi volumi celebranti i 350 anni della Propaganda fide: Sacrae Congregationis de propaganda fide memoria rerum. 350 ans au service des missions.

Pioniere dello studio della missiologia è certamente p. Albert Perbal, professore all’Istituto di Propaganda, a Roma, che nel 1935 pubblica Premières Leçon de Théologie Missionnaire. «Attualmente sono le prime, – scrive il curatore – poiché in Francia non c’è ancora un Trattato e nemmeno un’introduzione alla Teologia Missionaria» (p. 3). P. Perbal nel 1932 aveva dato vita qui a Roma a una associazione, la Conférence Romaine des Missions Catholiques d’Afrique, con la pubblicazione di una rivista: «Africanae Fraternae Ephemerides Romanae». Durante il Concilio Vaticano II p. Léo Deschâtelets dava inizio al Sedos (Service of Documentation and Study), un consorzio che raggruppa più di cento istituti missionari cattolici e che pubblica dal 1969 una rivista: «Documentation Sedos», divenuta nel 1978 «Sedos Bulletin».

Sempre a Roma non possiamo non ricordare il prolungato insegnamento di p. A. Seumois alla Pontificia Università Urbaniana, che ha prodotto, tra l’altro, 5 volumi: Théologie missionnaire, Roma 1973-1981.

In Canada, un istituto di missiologia fu fondato dagli Oblati nel 1931 a Ottawa, assieme alla rivista «Mission. Revue des sciences de la mission. Journal of Mission Studies», continuata dal 1967 al 1993 col nome di «Kerygma». L’Université St-Paul ha organizzato programmi di studi bilingui (anglo-francesi) in missiologia e dialogo interreligioso.

Potremmo infine ricordare missiologi più recenti: Joseph Étienne Champagne, Denis Hurley, Francis George, Macello Zago, Eliseo “Jun” Mercado, Marcel Dumais, Olegario Domínguez, Achiel Peelman… Adesso gli studi di missiologia degli Oblati si sono sposati in Polonia.

Abbiamo una lunga e ricca tradizione di riflessione e di pubblicazioni sulla missione e sulla nostra vocazione missionaria che non soltanto dobbiamo conoscere, ma continuare.

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