"Tutti noi
facciamo professione di devozione specialissima per la Madre di Dio. La Chiesa
ci ha imposto il dovere (dolce senza dubbio, ma sempre dovere) di propagare il
suo culto. “Noi speriamo che i membri di questa santa famiglia che, custodendo
certe leggi adatte, d’altronde, a formare i cuori alla pietà, si sono dedicati
al ministero della predicazione e riconoscono per patrona la Madre di Dio, la
Vergine Immacolata, si applicheranno, secondo le loro forze, a ricondurre nel
seno della misericordia di Maria gli uomini che Gesù Cristo, dall’alto della
croce, le ha voluto dare per figli”. Sono le parole della Bolla di approvazione
di Leone XII."
Così sant’Eugenio
a Mons. Arbaud, vescovo di Gap, il 10 marzo 1828. In questo mese di maggio ci
ricorda il nostro “dolce” dovere che il Papa ha affidato agli Oblati.
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