1700 visualizzazioni, da Karachi a Recife, da Melbourne a
Canicattì… E davanti ad ogni schermo spesso c’erano più persone. Intanto su
youtube continuano a guardare la registrazione: oggi più di 12.000.
https://m.youtube.com/watch?v=aXm0onnlqtE
Mi trovo sempre un po’ a disagio davanti allo schermo, ho
sempre evitato sia di andare in tv che di parlare in radio: sono impreciso, non trovo le parole giuste... Tuttavia i messaggi
che continuano ad arrivare, a centinaia, dicono che lo zoom che abbiamo fatto
sabato sera a commento del film su Chiara Lubich ha suscitato molto interesse.
Forse, proprio in questo momento così difficile, c’è bisogno di cose vere.
Ecco alcuni dei messaggi ricevuti:
Lucia e P Fabio. Sono stati veramente la luce dietro i retroscena nei tanti momenti del film. Prezioso il contributo di Lucia Abignente sulla ricerca, mentre P. Fabio che ha lavorato con Chiara ha dato un’immagine molto chiara del ruolo della Chiesa in quel periodo. Mi è anche piaciuto la precisione di Saverio d’Ercole sugli abusi segnalati sulla Corriera della Sera. È importante separare l’Opera di Dio dalle persone che lo vivono. Non sai quanto mi tira su questa trasmissione. Mi aiuta a stare puntata su Gesù Aabbandonato. Qui la situazione sta peggiorando. Mi sono svegliata con un messaggio di lockdown soprattutto per chi vive attorno a scuola. Credo che non torneremo più a scuola ed insegneremo da casa. Sarà molto triste e problematico, visto che l’internet di casa non è sempre attendibile. Grazie per quello che fatte perché si possa raggiungere il desiderio di Gesù e di Chiara: Che tutti siano una cosa sola!
Ho appena finito di vedere in differita lo zoom sulla fiction di Chiara. Per chi non lo avesse già fatto, consiglio di vederlo, perché mi è sembrato il degno corollario al film e un approfondimento necessario per capire i meccanismi che hanno portato alle scelte effettuate dal regista e dai produttori. Molto puntuale e preciso l’apporto dato da Lucia Abignente per far capire la "storicità", la veridicità dei fatti raccontati, nonostante si sia trattato di una fiction e non di un documentario sulla vita di Chiara. Due ulteriori elementi positivi vorrei comunicarvi. Il primo è lo straordinario paragone che Fabio Ciardi ha fatto quando ha detto che Chiara ha generato il movimento e lo ha offerto alla Chiesa e al mondo, nel momento in cui ha dovuto lasciare la guida dello stesso, perché così le è stato chiesto dalla gerarchia. E la sua sofferenza è stata come un parto, come quella di una madre che dà alla luce il figlio. E questo fa solo intuire quale possa essere stata l'esperienza che per tanti anni Chiara ha dovuto vivere quando era sotto esame. Il secondo non è legato al film, nel senso che è una situazione che vado scoprendo e maturando da un po' di tempo e che è stata espressa nella fiction quale realtà reale (scusate il gioco di parole) dalla figura di Ines, che rappresenta tutte quelle persone che, come me, avendo conosciuto il Movimento, poi se ne sono allontanate per le diverse scelte di vita. E questo personaggio mi rappresenta appieno. Devo dire che ho sempre conservato in fondo al cuore il fatto di aver lasciato come una specie di rammarico, di fastidio, di sconfitta che generava sofferenza e inquietudine, perché lo vivevo come un tradimento da parte mia. Questo perché mi rendevo conto della grandezza dell'Ideale che avevo conosciuto e del fatto che io non ero stato capace di seguirlo.... In quest'ultimo periodo, ho fatto pace con me stesso, nel senso che ho capito che quella realtà dell'unità che tanto mi aveva preso e affascinato nei miei anni giovanili, è ritornata nella mia vita in maniera prepotente e con una forza inattesa. Ho capito che l'ut omnes è per me, è per tutti quelli che lo vogliono, non conosce steccati e barriere e travolge gli schemi e le strutture mentali. È come un fiume in piena. È come se Dio mi avesse di nuovo dato un bacio sulla fronte e mi avesse di nuovo preso per mano e attirato a sé. Ed eccomi qua.
Anche io sono stato molto colpito dalla scena delle scarpe
nel film... e aggiungerei, che Chiara va dalla povera senza scarpe, anche lei
scalza, quasi si fosse fatta povera come la povera... per incontrarla "nella"
sua condizione e non "dalla" sua posizione...
È stato splendido sembrava davvero di essere insieme in una sala... potenza dell'unità! Mi è molto piaciuto molto il contestualizzare dal punto di vista storico da parte di Lucia. Papà ha conosciuto l'Ideale nel 67 e io con lui ero piccola ma ricordo ancora i momenti di dolore che Chiara ha vissuto ma è stato bello che Lucia abbia fatto trasparire l'amore che Chiara ha sempre avuto per la Chiesa... Grazie anche padre Fabio. Sono felice... abbiamo ricevuto un grande dono, spero di esserne degna!
Bellissime tutte le risposte, anche alle critiche o “errori” che avevo sentito. È stato un incontro molto molto importante! Molto chiarificatrice anche la risposta sugli articoli degli abusi che sono girate nel web. Tutti gli interventi fatti da persone decisamente del Movimento sono apparsi completamente televisivi e completamente nel mondo, e hanno spiegato con un linguaggio universale e libero.
Magistrale. Proprio ci voleva per penetrare ancor di più nel Carisma e conoscere Chiara.
Come giustamente ha detto Fabio Ciardi il vero protagonista della storia è il Vangelo, vissuto nella realtà tragica della guerra. Il film ha messo in luce l’oscurantismo della Chiesa preconciliare e il coraggio di Chiara a continuare la sua opera riformatrice.
È stato molto forte! Un bellissimo momento di approfondimento sul film. In realtà è stato un modo per stare con Chiara più da vicino, per comprendere meglio il nostro presente attingendo all'inesauribile tesoro delle origini... e per costruire una rete sempre più vasta e sempre più solida.
Ho seguito con molto interesse l’incontro trasmesso su YouTube questa sera. Grazie per gli innumerevoli approfondimenti che hanno messo ancora di più in luce la radicalità della scelta di Chiara e del popolo che è nato da lei. La realizzazione del film mi è sembrata una trovata che Qualcuno lassù ha inventato per fare entrare Chiara nelle case di milioni di persone, visto che la visita in presenza, dove erano organizzate mostre e momenti celebrativi, non si potevano svolgere. Grazie per tutte le conoscenze donate sugli inizi del movimento.
Grazie per quello che stai dicendo, Fabio. Anche per me il film ha fatto capire la centralità del Vangelo nell’esperienza di Chiara. Forse talvolta dimentichiamo che il vero protagonista è il Vangelo...
La ringrazio con tutto il cuore per il suo intervento nella bellissima trasmissione di ieri su storia e fiction nel film dedicato a Chiara, che ho potuto vedere solo oggi. Davvero utilissimo e luminoso.
Sui miei blog in merito:
Un grazie
profondo per i commenti che stai producendo nei confronti di alcune scene del
film su Chiara Lubich. Sono un aiuto speciale e nello stesso tempo semplice (è
nel tuo stile!) per capire o interpretare alcuni passaggi del film che cercano
di rappresentare gioie e difficoltà di Chiara Lubich. Sono un ottimo contributo
per accostarsi in modo più realistico, direi, a questo tratto di vita di Chiara
Lubich.
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