Al termine dell’enciclica sull’amor di
Dio scritta 15 anni fa, Benedetto XVI portava l’esempio dei tani santi che “hanno
esercitato in modo esemplare la carità”. Nominava per primo Martino di Tours (†
397) e ricordava che fece a metà del suo mantello con un povero: “Gesù stesso,
nella notte, gli appare in sogno rivestito di quel mantello, a confermare la
validità perenne della parola evangelica: « Ero nudo e mi avete vestito ...
Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più
piccoli, l'avete fatto a me »”.
Il Papa ricorda poi i grandi monaci
dell’antichità e “le grandi strutture di accoglienza, di ricovero e di cura
sorte accanto ai monasteri”. Ricorda le figure di santi come Francesco
d'Assisi, Ignazio di Loyola, Giovanni di Dio, Camillo de Lellis, Vincenzo de’
Paoli, Luisa de Marillac, Giuseppe B. Cottolengo, Giovanni Bosco, Luigi
Orione, Teresa di Calcutta…
Mi hanno chiesto di guidare un breve incontro – via zoom – sui santi della carità. Potrei seguire la traccia indicatami dal Papa. Ho invece pensato di parlare di “santi” contemporanei, a partire dal sindaco di Rocca di Papa uno che ci ha lasciato l’anno scorso, e altri come Giorgio La Pira, Chiara Luce Badano… Persone vicino a noi, che possiamo aver conosciuto… a testimonianza che la carità non è un ideale lontano, irraggiungibile… È vissuto anche dai santi “della porta accanto”.
A venerdì sera, 22 gennaio, ore 21:
https://us02web.zoom.us/j/81480442303?pwd=b1F6TW5QVjRQVDY0MVYvdDhDbEpDUT09
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