La copertina non è
attraente. Ciò che l’ha salvato dal macero è stato il nome dell’autore, di
cui avevo già letto un libro di esperienze.
Claudio Mina, chi era
costui?
Su internet non c’è traccia. Ho provato a chiedere qua e là trovando
risposte vaghe.
Finalmente ho saputo
che era un medico di Brescia e che alla rivista Città Nuova faceva parte del mitico
gruppo composto, tra gli altri, da Piero Pasolini, Spartaco Lucarini, Guglielmo
Boselli...
Per il resto mi
sembra sia caduto nel dimenticatoio.
Rimangono le storie
vere che ha saputo raccontare, come quelle che ho letto in questo suo Racconti
di vita vissuta, del 1968. E quindi rimane anche lui.
Le storie, sono la
cosa più bella che abbiamo. Le nostre storie, la vita vera…
Questo è ciò che
rimane e continua a parlare.
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